Israel Start-Up Nation, Nils Politt ripensa alla sconfitta della Roubaix 2019: “Non ho osato”

Nils Politt è stato uno dei fiori all’occhiello del CicloMercato della Israel Start-Up Nation. Il passista tedesco sarebbe dovuto essere tra i protagonisti delle classiche del Nord, che avrebbero avuto il proprio culmine ieri con la Parigi-Roubaix 2020. L’impossibilità di correre l’edizione di quest’anno ha riportato inevitabilmente la mente, ancora una volta, alla sorprendente prestazione dell’anno scorso che avrebbe anche potuto portarlo alla vittoria. Invece, per l’allora 25enne corridore di Colonia in maglia Katusha-Alpecin fu fatale l’esperienza di Philippe Gilbert che si prese il successo finale e i conseguenti onori.

“Se ci fosse di nuovo uno sprint decisivo, lo farei in modo diverso rispetto allo scorso anno – ha confessato a radsport-news.com –  Ero solo un po’ troppo nervoso, ho aspettato troppo a lungo e sono partito troppo tardi. Sono in grado di fare anche lunghi sprint, ma non ho osato. È stato un piccolo errore”.

Sarebbe stato meglio se avessi sprintato in rettilineo – ha aggiunto – come nel 2018, quando ho finito al settimo posto. Ecco, lì ho fatto uno sprint perfetto. Ma l’anno scorso me ne sono dimenticato a causa di tutto il nervosismo!”. Spera quindi che questa esperienza gli sarà preziosa per il futuro: “Era la prima volta che mi trovavo in una situazione del genere e spero che non sarà l’ultima” ha ammesso, non senza un po’ di delusione per aver dovuto saltare tutte le classiche quest’anno: “Dopo l’anno scorso, le classiche erano comunque un grande obiettivo per me. Ho lavorato duramente per quello in inverno. Penso di essere stato sulla buona strada”.

Le sensazioni erano buone anche in allenamento: “La forma era giusta e sarei stato allo stesso livello della scorsa stagione. Quindi è naturalmente più fastidioso quando le gare vengono annullate” ha dovuto ammettere, sostenendo che ora si sta prendendo una pausa in vista della ripresa degli allenamenti: “Poi ricomincerò per essere pronto quando avremo il ‘via libera’”.

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