Ineos, Filippo Ganna: “Io corridore da GT? Dopo una settimana di Tirreno sono morto, ma se il team me lo chiederà in futuro perché no?”

Filippo Ganna è pronto a rimodellare il suo 2020. Il rinvio delle Olimpiadi è stato sicuramente un duro colpo alle ambizioni del portacolori del team Ineos, che però ora avrà più tempo per concentrarsi sulla strada. Medaglia di bronzo a cronometro negli scorsi mondiali, il corridore italiano vuole continuare a dare il meglio di sé nelle prove contro il tempo e in più spera in una partecipazione alle grandi Classiche del nord, dove ha già ottenuto grandi risultati a livello giovanile. L’azzurro è invece un po’ più scettico sulla possibilità di diventare corridore da GT, ma non esclude a priori la possibilità.

“Mi piacciono le cronometro perché sei solo tu e la bici – ha dichiarato a Cyclingweekly – Non puoi lamentarti dicendo ‘Quello mi ha chiuso alle transenne’ o cose dal genere. Sei da solo, se commetti un errore sei tu che hai sbagliato. […] Voglio provare le Classiche. Mi piacciono, ma sono davvero dure. Ci vuole molta esperienza, tante gambe e tanta fortuna perché con il pavé puoi bucare o rompere la bici”.

Per quanto riguarda i grandi giri, il ventitreenne è certo che non potranno essere il suo presente, ma visto alcuni esempi che ha in squadra, non esclude possano essere il suo futuro: “I grandi giri sono molto difficili. Dopo una settimana di un giro come la Tirreno penso ‘Come fanno i grandi corridori a fare altre due settimane e andare sempre meglio?’ Mi sembra impossibile, io dopo una settimana sono morto eppure ci sono altri corridori che vanno sempre meglio. Grandioso. […] Wiggins ha iniziato dalla pista e ha vinto il Tour, stesso discorso per Geraint Thomas. Non so se io posso cambiare, di certo per il prossimo anno voglio migliorare e lavorare sul mio corpo. Dopo che l’avrò fatto, se il team me lo chiederà, perché no?”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio