Gand-Wevelgem 2024, Laurence Pithie: “Non ho rimpianti, ho dato tutto, semplicemente non ne avevo abbastanza”

Laurence Pithie ha dato tutto, anche a costo di non avere più energie, anche alla Gand – Wevelgem 2024. Autore di una corsa sempre all’attacco e in testa fino all’ultima ascesa del Kemmelberg, quando gli attacchi dei primi due classificati al traguardo, che insieme a lui componevano il terzetto di testa, Mads Pedersen (LIDL – Trek) e Mathieu Van der Poel (Alpecin -Deceuninck) lo hanno costretto ad alzare bandiera bianca, il portacolori della Groupama – FDJ ha ripetuto in qualche modo la prestazione della Kuurne – Bruxelles – Kuurne, quando scoppiò nel finale dopo essersela giocata con i migliori fino a pochi chilometri dal traguardo.

Nonostante un 26° posto finale che non rispecchia la qualità della sua prestazione odierna, il 21enne neozelandese è tuttavia fiducioso che, con l’esperienza e con la sua maturazione da corridore, in futuro potrà competere per vittorie di grande prestigio. “Non sono riuscito a seguire quei due quando sono partiti – commenta ai nostri microfoni dopo il traguardo – Ormai le gambe mi facevano malissimo, ho provato a spingere più che potevo per riprenderli, ma poi non c’erano più le gambe. Sta diventando una costante…

Prestazione, quella di oggi, che però dà morale al portacolori della squadra transalpina che, forte anche della sua giovanissima età, analizza con un’ottica positiva il risultato: “Fortunatamente sono ancora giovane e sono sicuro che crescendo e maturando sia fisicamente che come corridore arriverò ad avere anche io le gambe per seguirli. Ma non sono troppo lontano da quel momento”.

Dopo il Kemmelberg, Pithie è stato poi raggiunto prima dal gruppetto inseguitore e poi dal gruppo dei velocisti con i quali, a quel punto, non è stato in grado di far valere il suo spunto veloce dopo gli sforzi dei chilometri precedenti: “Quando sono stato ripreso dai tre inseguitori ho provato a collaborare con loro, ma a quel punto il gruppo spinto da Visma – Lease a Bike e da Quick-Step stava volando, quindi non c’era molto da fare. Ci hanno raggiunto e on avevo più le gambe per fare una volata per un piazzamento. Ad ogni modo, va bene così. Non ho rimpianti, ho dato tutto, semplicemente non ne avevo abbastanza“.

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