Deceuninck-Quick-Step, Patrick Lefevere contro l’UCI: “Pensa prima per sé, sarà importante recuperare più gare possibili”

Patrick Lefevere attacca duramente l’UCI. Il numero uno della Deceuninck-Quick-Step non ha speso parole positive nei confronti del massimo organismo internazionale ciclistico, colpevole a suo parere di pensare prima ai propri interessi e poi a quelli delle squadre. Ha fatto scalpore, per il dirigente della formazione belga, la decisione di confermare solamente la data dei mondiali di Martigny 2020, in programma dal 20 al 27 settembre. Otto giorni che sarebbero fondamentali per recuperare almeno due corse tra le classiche monumento rimandate in questa prima parte della stagione: Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix e Liegi-Bastogne-Liegi dovranno infatti trovare una nuova collocazione a seguito dello stop totale delle corse almeno fino a fine maggio.

Il patron dei Lupi ha attaccato con decisione tramite il suo spazio settimanale sul quotidiano Nieuwsblad, in cui ha scritto: “L’unica cosa che l’UCI, nella sua immensa saggezza, ha rivelato sul programma di fine stagione è il prossimo Mondiale, a Martigny. E ovviamente tengono la data dei loro due fine settimana. L’UCI pensa prima per sé, mentre se potremo correre di nuovo a settembre ogni giorno varrà oro. Ma non avremo questo lusso, anche se una delle due date è per la cronometro a squadre miste, un evento a cui nessuno è interessato“.

Lefevere ha poi dedicato un pensiero anche alla CCC, costretta a tagliare gli stipendi dei propri corridori e a sospendere il contratto di buona parte dei membri del proprio staff dopo che il main sponsor è entrato in una situazione economica difficile per la crisi: “Per la sopravvivenza delle squadre è estremamente importante poter competere nel maggior numero possibile di gare posticipate. Dobbiamo compensare la mancanza di visibilità dei nostri sponsor, altrimenti ci saranno vittime. Non augureresti neanche al tuo peggior nemico quello che sta succedendo alla CCC in questo momento“. Servirà la collaborazione di tutti per cercare di limitare il più possibile i danni e permettere al movimento di ciclistico di sopravvivere al coronavirus.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio