Classica di Amburgo 2017, Viviani: “Non volevo perdere per aver aspettato…”

Elia Viviani elogia lo spirito di squadra per il successo alla Classica di Amburgo 2017. Il corridore del Team Sky ha conquistato finalmente il successo in una grande classica che da tempo cercava, riscattando parzialmente il recente secondo posto agli Europei di Herning 2017. Un trionfo arrivato al termine di una settimana di grande lavoro e studio per il veronese, che con determinazione si è presentato al via della corsa tedesca per vincere.

“Abbiamo studiato cosa era andato male in passato per noi in questa corsa e siamo stati in grado di migliorarci – commenta l’italiano – Abbiamo deciso che la curva a sinistra a 2,7 km dal traguardo era fondamentale e ci siamo infilati in seconda e terza posizione con me e Danny Van Poppel, che era una situazione ideale. Sono orgoglioso di questa vittoria, ma questa vittoria è per la squadra“.

Un grande ringraziamento per il lavoro svolto dai compagni per tutto il giorno, nel finale, ma anche nel momento in cui una foratura ha rischiato di compromettere la sua corsa. “Quando è successo al mio fianco c’erano tre compagni per riportarmi in gruppo – spiega – Negli ultimi cinque chilometri Owain Doull e Danny hanno fatto un lavoro straordinario”.

La recente sconfitta nella rassegna continentale si è comunque rivelata utile, non solo per la determinazione e la voglia di vincere con cui si è preparato e presentato, ma anche nel finale Viviani ha saputo trarre insegnamento da quanto successo in Danimarca “Quando ho visto che la volata era partita a 200 metri dalla conclusione ho pensato che non volevo perdere per aver aspettato, come successo agli Europei – ammette – Quindi son partito presto e ho preso la volata in testa, a tutta sino al traguardo”.

Una ricompensa dunque per il duro lavoro svolto sin dall’inverno, una preparazione mirata proprio per questo tipo di corse. “Sono stato felice di aver potuto fare una lunga volata dopo 200 chilometri perché dimostra che tutto il lavoro che abbiamo fatto in questa stagione per prepararmi alle classiche ha davvero dato i suoi frutti“, conclude il veronese, che finalmente può sorridere dopo una stagione abbastanza avara di gioie.

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