Bora-hansgrohe, Sagan aprirà il 2019 da giramondo

Peter Sagan simbolo del ciclismo moderno. Non solo per i suoi risultati, il suo carisma e il suo modo di fare, che affascina anche oltre gli appassionati tradizionali. L’ormai ex campione del mondo vivrà infatti un inizio di stagione pienamente rappresentativo della globalizzazione del ciclismo moderno. Da tempo annunciato al via del Tour Down Under, corsa che ormai rappresenta per lui una buona abitudine per cominciare il nuovo anno, il capitano della Bora – hansgrohe volerà nei giorni successivi immediatamente dall’altra parte del pianeta per partecipare alla Vuelta a San Juan.

In programma dal 27 gennaio al 3 febbraio, la corsa sudamericana segue di poco la rassegna australiana, che invece si svolgerà dal 15 al 20 gennaio, per una trasferta che solitamente dura circa due settimane, anche per smaltire i fusi orari. A seguire un terzo continente per lo slovacco, che sarà presumibilmente al via del Tour of Oman, in programma dal 16 al 21 febbraio. A questo dovrebbe seguire il nuovissimo UAE Tour, fusione di Dubai e Abu Dhabi Tour, in programma dal 24 febbraio al 3 marzo.

Il ritorno in Europa, dove il week-end di apertura delle classiche sarà il 2-3 marzo con Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne – Bruxelles – Kuurne, lo porterà nei giorni successivi a correre nel quarto continente in meno di due mesi. A meno che decida di essere presente in Belgio per l’apertura, anticipando i tempi, ma sembra difficile visto che queste numerose partecipazioni tengono conto anche dei convincenti inviti degli organizzatori, ben contenti di avere una delle grandi star del gruppo. In qual caso l’esordio nel Vecchio Continente sarebbre presumibilmente ancora una volta la Strade Bianche, in programma sabato 9 marzo.

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