Alberto Contador: “Dopo la nona tappa del Tour de France 2017 ho capito che dovevo ritirarmi”

Alberto Contador ritorna sulla decisione del suo ritiro. L’ex corridore spagnolo ha rivelato di aver maturato questa decisione durante il Tour de France del 2017, l’ultimo corso in carriera, leggendo i commenti su di lui al termine della tappa regina, durante la quale era caduto due volte, tornando sempre in gruppo, salvo poi crollare nel finale e giungere attardato dal gruppo dei migliori. Per l’ex Trek-Segafredo quello è stato il segnale che gli ha fatto decidere di dire basta, per ritirarsi al massimo della forma, nonostante l’età permettesse di continuare forse ancora per un paio di stagioni.

“Nella preparazione al Tour 2017 volavo in salita, i mie numeri erano incredibili – è l’incipit del racconto dell’iberico a De Velo – Purtroppo sono caduto due volte nella tappa regina. Prima quando l’Ag2r tirava a tutta in discesa, facendomi male alla clavicola, ma mi rialzai e tornai in gruppo. Poco dopo, però, mi sono toccato con Nairo Quintana e sono caduto di nuovo. Tornai di nuovo in gruppo e affrontai la salita successiva carico di adrenalina. Prima della salita finale però c’erano altri 50 chilometri di pianura e lì l’adrenalina è man mano venuta a mancare e mi ero svuotato. Quando iniziammo la scalata non avevo più energie e persi quattro minuti dagli altri favoriti”.

Apparentemente, però, non è stato tanto il risultato sportivo a influenzare la sua decisione, ma l’opinione pubblica: “Il giorno dopo leggevi dappertutto ‘Alberto è vecchio’, ‘Alberto non è più lo stesso’, ma prima del Tour avevo fatto registrare i numeri migliori della mia vita. L’unico problema è che avevo 34 anni, ne avessi avuto 24 la gente avrebbe detto ‘peccato che Alberto sia caduto, per questo non ha potuto dare il massimo’. Ma a 34 anni dicevano solo ‘Alberto è vecchio’. Lì è quando ho capito”.

Dopo la consapevolezza è arrivata anche la comunicazione ufficiale alla squadra: “Il giorno dopo, il primo giorno di riposo del Tour, andai da Luca Guercilena e gli dissi ‘Luca non firmo il nuovo contratto’. In quel momento c’era già un accordo sul tavolo, ma non lo firmai. Dissi a Luca che volevo concentrarmi sulla Vuelta e poi chiudere la carriera. Ho sempre voluto finire ad alto livello e credo di esserci riuscito alla Vuelta quell’anno. Infatti, i numeri sono tra i migliori della mia carriera. La gamba c’era e attaccavo quasi ogni giorno. Se vuoi ritirarti al top, devi fermarti quando sei ancora giovane. Per questo decisi di fermarmi dopo quella Vuelta”.

Plurivittorioso di tutti e tre i GT, Contador è convinto che potrebbe dire ancora la sua in gruppo: “Ad essere sincero credo che potrei tornare in gruppo. Tuttavia, dopo 15 anni da professionista, dando sempre il 100%, ora ho voglia di concentrarmi su altri progetti e fare altre cose. Molte di queste hanno ancora a che fare con il ciclismo, ma è bello avere anche altre cose nella vita”.

Un commento

  1. Sarai sempre un esempio da seguire per chi pratica ciclismo a qualsiasi livello dal cicloturista al professionista…..un campione a livello sportivo ma sempre umile.
    Grazie per averci emozionato.

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