Vuelta a España 2022, gli organizzatori rispondono alle accuse sulla pericolosità del percorso: “Abbiamo adottato massime precauzioni”

Le tappe neerlandesi della Vuelta a España 2022 stanno facendo molto discutere. Se le partenze dall’estero del Giro d’Italia e del Tour de France 2022 avevano incontrato il plauso di addetti ai lavori e corridori, le prime tre frazioni dell’ultimo Grande Giro stagionale si stanno portando dietro alcune polemiche. Gli atleti, infatti, non sembrano aver gradito soprattutto le due tappe in linea, con Alejandro Valverde (Movistar) che non ha esitato a definirle troppo pericolose. Alle parole del veterano del gruppo hanno fatto eco anche quelle di Mikel Landa (Bahrain – Victorious) e Wilco Kelderman (Bora-Hansgrohe), con gli organizzatori che quindi hanno deciso di dire la loro.

Sono state tappe molto nervose – ha dichiarato il terzo classificato al Giro d’Italia 2022 a Wielerflits – C’erano molte isole spartitraffico e abbiamo pedalato lungo strade poco usate. Sono felice di essere uscito da queste giornate”. Anche il corridore di casa, raggiunto dai microfoni di De Telegraaf non nasconde le difficoltà incontrate in questi giorni: “Correre in Olanda non è molto tranquillo. Soprattutto per gli ostacoli che ci sono. Corri ad alta velocità su strada e devi stare molto attento”.

La Vuelta Holanda, gli organizzatori di questa partenza dall’estero, hanno risposto ai corridori attraverso le colonne di Nos: Abbiamo messo insieme un percorso convinti che fosse sicuro. Lo abbiamo fatto con gli organizzatori spagnoli. Abbiamo anche cercato di proteggere il più possibile i corridori controllando il traffico e altre cose … Se corressimo solo su strade provinciali avremmo meno problemi, ma ci sarebbe molto meno pubblico a bordo strada. Bisogna fare anche queste considerazioni”.

Il responsabile del tracciato Ron Looy ha aggiunto: “Abbiamo adottato massime precauzioni. Per esempio, abbiamo rimosso alcuni ostacoli e segnalato bene altri, non abbiamo fatto restringimenti di carreggiata e abbiamo messo delle protezioni. Ma è un equilibrio tra ciò che si dà al pubblico e ai ciclisti. Gli ostacoli sono nelle nostre infrastrutture. Ma non ci sono stati incidenti e sono molto contento che tutto sia andato per il meglio”.

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