Regolamento Vuelta a España 2021, come vengono calcolati i distacchi all’arrivo? Niente regola dei 3 km in undici tappe

Come quella di Giro d’Italia e Tour de France, anche la classifica generale della Vuelta a España 2021 segue regole ben precise nel calcolo dei distacchi all’arrivo. Coloro che seguono abitualmente il ciclismo sanno perfettamente che chiunque arrivi nello stesso gruppo del vincitore verrà accreditato dello stesso tempo, anche se possono essere trascorsi anche molti secondi tra il primo e l’ultimo di quel drappello. Questo, ovviamente, capita solo se non sono presenti i cosiddetti buchi, ovvero fratture nell’unità del gruppo, che dunque non transita più in continuità al traguardo ma arriva con piccoli distacchi fra un corridore e l’altro. In questi casi, perciò, verrà calcolato da parte della giuria un ritardo in termini di secondi, ma quando, come e in che modo ciò avvenga dipende anche dal tipo di tappa.

Altro punto importante del regolamento (di cui qui trovate altri estratti), anche questo valutato a seconda della tipologia di tappa, riguarda invece eventuali eccezioni sui distacchi, con il ritardo di un corridore che, a seconda delle circostanze, potrebbe non venir calcolato in caso il suddetto corridore abbia avuto un qualche tipo di problema indipendente dalla sua volontà, come cadute o problemi meccanici.

Come si assegna il tempo alla Vuelta a España 2021

Il regolamento, come noto, prevede che tutti i corridori di uno stesso gruppo siano accreditati dello stesso tempo. Ad ogni frattura effettiva, però, ovvero nel caso in cui ci sia uno scarto superiore a un secondo fra un corridore e un altro, allora i cronometristi registrano un nuovo tempo (che non sarà superiore di un solo secondo, ma che verrà a quel punto calcolato in riferimento al vincitore). Tuttavia, nelle tappe in cui si prevede un arrivo in volata, con il gruppo che si ritrova così notevolmente allungato a causa dell’alta velocità, e per evitare anche l’eccessiva e pericolosa bagarre per mantenere le posizioni di testa, questa regola varia.

Nelle tappe identificate di pianura, quindi quelle nelle quali si prevede un arrivo in volata con il gruppo compatto, i cronometristi aspettano infatti tre secondi di frattura tra un corridore e l’altro per assegnare un nuovo tempo a quel corridore e a tutti coloro che appartengono al suo gruppo. Nello specifico, per questa edizione della Vuelta, si tratta delle tappe numero 2, 4, 5, 8, 13, 16 e 19.

La regola dei 3 km alla Vuelta a España 2021

Altra norma di cui è fondamentale comprendere il funzionamento è la famosa regola dei tre chilometri. Il regolamento prevede infatti che in caso di incidente dimostrato all’interno degli ultimi 3000 metri di una tappa in linea (sono quindi escluse le cronometro) il o i corridori coinvolti siano accreditati dello stesso tempo del corridore o dei corridori con cui si trovava(no) al momento dell’incidente, mantenendo tuttavia la posizione con la quale sono transitati al traguardo. La Giuria valuta e considera come incidenti tutti gli avvenimenti indipendenti dalla volontà e dalla capacità fisica del corridore di mantenere la sua posizione, quali cadute, problemi meccanici, forature, ecc. Se il corridore caduto è impossibilitato a tagliare il traguardo, la Giuria (dopo aver effettuato le verifiche del caso) gli assegnerà l’ultima posizione della tappa, ma gli verrà comunque accreditato il tempo basato sulla posizione in cui si trovava al momento della caduta.

L’articolo UCI sulla regola dei tre chilometri, per la precisione l’articolo 2.6.027, verrà applicato in tutte le tappe della Vuelta ad eccezione delle due cronometro (tappe 1 e 21) e delle frazioni che si concluderanno in salita, vale a dire le tappe 3, 6, 7, 9, 11, 14, 17, 18 e 20.

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