Vuelta a España 2020, il direttore Guillén chiude la porta a Van der Poel: “Quasi impossibile un invito alla Corendon”

La Vuelta a España 2020 non dovrebbe avere Mathieu Van der Poel tra i suoi protagonisti principali. Il corridore neerlandese di recente ha espresso la propria volontà di partecipare alla corsa a tappe spagnola come suo primo Grand Tour in carriera. Una possibilità attualmente vincolata all’invito dell’organizzazione, dato che la sua Corendon-Circus possiede la licenza Continental Pro, e non quella World Tour necessaria per essere automaticamente inserita nella lista dei partecipanti. Attualmente pare difficile però che possa essere concessa una Wild Card alla formazione in cui l’anno prossimo militerà anche l’italiano Sacha Modolo.

Il direttore della corsa Javier Guillén ha però voluto spegnere gli entusiasmi creati dalla possibile partecipazione del campione del mondo di ciclocross: “Sono molto onorato di sapere che un corridore di livello mondiale come Mathieu Van der Poel voglia partecipare alla Vuelta a España. Non è solo un riferimento nel ciclismo contemporaneo, ma dà sempre molto spettacolo. Però è molto complicato che possa essere al via“.

Il numero uno del Grand Tour spagnolo ha spiegato le ragioni che rendono il sogno difficile da realizzare: “Ho spazio solo per 22 squadre alla Vuelta. Diciannove team sono World Tour, più la Total Direct Energie come miglior Continental Pro. Ciò significa che mi restano solo due inviti jolly, mentre ci sono già tre squadre spagnole che chiedono di partecipare: Caja Rural-Seguros, Burgos-BH e Fundación Euskadi. Per quanto mi piacerebbe, sarà quasi impossibile invitare il team di Van der Poel“. Come sempre la decisione ufficiale verrà presa a metà marzo, ma appare difficile che l’organizzazione possa improvvisamente cambiare idea e decidere di invitare la Corendon-Circus.

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