Vuelta a España 2017, Nibali non molla malgrado problemi alle costole: “Grazie Franco, stringo i denti”

Ancora amara la scalata dell’Angliru per Vincenzo Nibali. Anche alla Vuelta a España 2017, in quello che poteva essere il giorno del trionfo, il siciliano si deve arrendere per conludere la corsa in seconda posizione. Stavolta a batterlo non solo un avversario fortissimo, ma anche la sfortuna. Nel momento in cui il siciliano cercava di mettere la pressione a Chris Froome, forzando l’andatura in discesa prima della temutissima salita, il capitano della Bahrain – Merida è scivolato, sbattendo violentemente il costato.

Il danno in termini cronometrici è stato minimo, tanto che, grazie all’aiuto della squadra è velocemente rientrato, ma le sue condizioni fisiche non gli hanno permesso di correre come sperava. Nella salita ha cercato di forzare l’andatura (col senno di poi, miglior difesa è l’attacco) con il supporto di un Franco Pellizotti eccezionale, ma gli avversari hanno presto capito che lo Squalo dello Stretto non era in grado di mordere e sono stati loro ad attaccare. Un cambio di ritmo che Vincenzo Nibali non è stato in grado di sostenere, iniziando a perdere terreno. Ancora con l’aiuto del fido Delfino di Bibione, è riuscito a limitare i danni e difendere il suo secondo posto.

Un vero peccato, ma il dolore era davvero troppo per il colpo subito. Dopo il traguardo fa giustamente fatica a parlare con i giornalisti presenti e sorretto dal fidato Michele Pallini parte appena possibile verso il bus della squadra. Si parla subito di un problema alle costole, di cui non si conosce l’entità, che poi è lui stesso a confermare poco dopo attraverso i social network. “Volevo rassicurarvi sulla mia condizione dopo la caduta – scrive – Qualche escoriazione e male alle costole! Per domani stringo i denti“. L’entità del danno concretamente verrà dunque valutata in seguito, adesso c’è una Vuelta a España 2017 da concludere. Non nella posizione sperata, ma comunque a testa alta. Anche per come si è conclusa, senza arrendersi neanche alla sfortuna.

“Un vero peccato quella scivolata in curva – aggiunge – Stava piovendo e la strada era scivolosa e sporca. Fino a quel momento avevamo fatto una grande gara, ma poi ho dovuto difendermi in salita. Sono felice di essere stato in grado di concludere in seconda posizione. I miei compagni hanno fatto un grandissimo lavoro, ma devo ringraziare in particolare Franco Pellizotti. Senza di lui e con quel forte dolore sul fianco sinistro non so se sarei arrivato con i migliori sul traguardo dell’Angliru”.

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