Tour de France 2023, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2023.

TOP

Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Colpito ieri, ma decisamente non affondato, il fenomeno sloveno oggi risponde per le rime al rivale che prova ad attaccarlo assieme alla sua corazzata. Dopo aver lasciato sfogare Vingegaard nei suoi tentativi di attacco ai quali non concede mai neanche un metro, se non in discesa, il due volte vincitore del Tour de France dimezza il distacco accusato ieri con una azione perentoria negli ultimi tre chilometri che riapre un Tour che in molti ieri si chiedevano se potesse essere già chiuso.

Wout Van Aert (Jumbo-Visma): Ok che la tappa era breve, ma il belga praticamente se la tutta in testa, praticamente sempre tirando in prima persona. Pianura, salita, discesa, ogni terreno è buono per lui, che mostra chiaramente come tutte le polemiche dei giorni scorsi non lo hanno realmente toccato, sacrificandosi nuovamente completamente alla causa del capitano, provando a coronare una tattica che rischiava di uccidere la Grande Boucle dopo appena sei tappe.

Jai Hindley (Bora-hansgrohe): La sua Maglia Gialla dura poco, ma fa tutto quel che può per onorarla, assumendosi sin da inizio tappa, con il suo team, il peso della corsa. Dopo aver provato a seguire le accelerazioni della Jumbo-Visma, si rialza e grazie ad un ottimo Emanuel Buchmann tutto sommato limita i danni. Nel finale, malgrado le grandi fatiche di ieri e il fuorigiri sul Tourmalet, trova comunque ancora le energie per rintuzzare gli attacchi degli altri uomini di classifica, diventando a questo punto il più serio candidato al podio.

FLOP

Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma): Dopo aver sorvolato la corsa ieri, il danese esce da questa giornata inevitabilmente ridimensionato (anche se probabilmente è più l’avversario che ne esce ancor più esaltato). La sconfitta odierna non gli impedisce di indossare la Maglia Gialla, che rivendica con fierezza, ma è chiaro che psicologicamente il colpo subito non è da poco, andando a scalfire delle granitiche certezze che stava iniziando a costruire.

Mattias Skjelmose (Lidl-Trek): Difficile sapere, lui stesso ammette di non saperlo, se la caduta subita ha realmente un peso sulla deludente prestazione odierna, ma le sue ambizioni di podio subiscono oggi un duro e probabilmente definitivo colpo. Lanciatissimo dopo il Giro di Svizzera, il danese dovrà ora provare a ritrovarsi rapidamente per capire a cosa potrà ambire in questa Grande Boucle, che comunque vada per lui sarà importante per imparare e crescere.

David Gaudu (Groupama-FDJ): Dopo un inizio di stagione di grandissimo livello il francese continua a soffrire e, seppur restando ancora ampiamente nella lotta per il podio, sembra un gradino sotto le sue stesse aspettative. Anche oggi non va malissimo, restando tra coloro che si difendono, come possono, dalle bordate della corazzata neerlandese, ma il suo ruolo sembrava dover essere diverso e non vederlo far altro che seguire e subire la corsa non è quello per cui la sua dirigenza ha visto scoppiare lo spogliatoio.

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