Tour de France 2023, Patrick Lefevere deluso ma comprensivo: “Dopo la caduta, Jakobsen non è più andato, mentre Alaphilippe sta facendo tutto il possibile”

Patrick Lefevere traccia un primo bilancio del Tour de France 2023 della Soudal-QuickStep. Finora, la Grande Boucle del Wolfpack non è stata certamente memorabile, non riuscendo a conquistare neppure un successo parziale e concludendo solo due volte nella top-10 di giornata nelle 13 tappe disputate fin qui. Di sicuro, le aspettative del formazione belga, capace in passato di essere spesso protagonista sulle strade francesi, erano diverse, e l’esperto general manager della squadra non ha nascosto la delusione per la mancanza di risultati, pur ammettendo che ci sono delle attenuanti per queste prestazioni, a partire dalla caduta di Fabio Jakobsen.

Non stiamo andando bene ed è spiacevole, non si può dire altrimenti“, ha scritto Lefevere sulla sua rubrica su Het Nieuwsblad, con il manager che ha poi analizzato il Tour di Jakobsen, influenzato dalla caduta nella quarta frazione: “Dopo [la caduta], non ce l’ha fatta più. A Bordeaux, Fabio si è lasciato sballottare nel frenetico finale, in cui è rimasto molto deluso: ‘Non riesco nemmeno a spingere la metà della potenza che solitamente ho allo sprint’. Dopo di che, non aveva più senso farlo proseguire. Per questo abbiamo deciso di toglierlo dal Tour. Avrebbe dovuto sforzarsi troppo per avere la possibilità di vincere in volata a Bourg-en-Bresse o a Parigi“.

Lefevere è poi passato a parlare di Julian Alaphilippe, che prima del Tour aveva dato buone indicazioni vincendo una tappa al Giro del Delfinato: “Il Delfinato è il Delfinato e il Tour è il Tour. Julian di certo non vuole questo: tappa dopo tappa, provare ad anticipare, e alla fine staccarsi da corridori che in salita penseresti siano meno bravi di lui. Siamo tutti delusi, ma soprattutto lo è lo stesso Julian. Non posso nemmeno biasimarlo, perché sta facendo tutto il possibile“.

Il manager belga non vuole pensare a una Soudal-Quick-Step dipendente solo da Remco Evenepoel: “Mi rifiuto di accettarlo. Come se non avessimo alcuna possibilità se lui non fosse al via. Ovviamente è importante, ma abbiamo anche Tim Merlier, che è ancora uno dei migliori velocisti. E Kasper Asgreen e Yves Lampaert hanno tutte le possibilità di fare la loro gara al Tour senza più il velocista. Sta a me, intanto, fare le mosse nel CicloMercato“.

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