Tour de France 2020, Mikel Landa: “È stata una settimana difficile ma il podio è ancora alla mia portata”

Sul Tour de France 2020 di Mikel Landa pesa il tempo perso a causa dei ventagli nella tappa di Lavaur. Il capitano della Baharain – McLaren ha dato buone risposte nelle due tappe pirenaiche dello scorso fine settimana, riuscendo in entrambe le occasioni a concludere insieme agli altri uomini di classifica. Ovviamente pesa il suo ritardo di 1’42” dalla Maglia Gialla Primoz Roglic (Jumbo-Visma), ma il corridore basco non si da per vinto e promette battaglia nelle prossime tappe.

È stata una prima settimana difficile, con una caduta e i ventagli, ma ho finito molto bene, con buone sensazioni e molto motivato per quello che verrà – ha esordito raccontando le sue sensazioni nel giorno di riposto riportate da As – Quella con i ventagli è stata una giornata difficile, ero preoccupato per quel fallimento e la notte ho dormito male. Anche se ho avuto quella perdita, devi sempre rimanere ottimista. Il podio è ancora possibile, devo tenerlo stretto”. Il basco ha parlato anche dei suoi rivali: “Stanno tutti bene, non ci sono state grandi differenze. Pogacar e Roglic sono i più forti. Anche se c’è molta strada da fare per arrivare Parigi, con molte montagne. Se mi sento come sui Pirenei, penso di poter fare qualcosa di importante. E si deciderà tutto nell’ultima settimana. Se non avessi quel minuto e mezzo di zavorra sarei molto contento, senza quell’errore sarebbe tutto perfetto“.

Landa sarà costretto a correre all’attacco pensando anche alla cronometro di La Planche des Belles Filles, prevista alla penultima tappa: “La cronometro è il mio tallone d’Achille e dopo quel giorno non ci sarà più margine di errore. Devo quindi arrivare con un buon margine per lottare per gli obiettivi con cui affronterò quella giornata”. Anche quest’edizione della Grande Boucle sembrerebbe confermare il trend degli ultimi anni per il corridore basco: “Sembra il mio destino e io sono abituato, non ce n’è un altro. Ma questa corsa è ancora lunga. Devo provare a rimontare. Il ciclismo è epico, fatto di sconfitte e di rimonte“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio