Tour de France 2019, Rigoberto Uran non cerca alibi: “Non sono più esplosivo come i giovani e ho impostato il mio ritmo”

Rigoberto Uran non è riuscito a reggere il ritmo dei migliori nella quattordicesima tappa del Tour de France 2019. Reduce da una prova a cronometro decisamente positiva, il capitano della EF Education First ha perso contatto a poco meno di tre chilometri dall’arrivo in quota sul Tourmalet, riuscendo poi a gestirsi con intelligenza e limitando i danni. Impossibilitato a resistere alle sollecitazioni imposte da David Gaudu (Groupama-FDJ), lo scalatore colombiano è salito del proprio passo chiudendo al settimo posto con un ritardo di 30” dal vincitore Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Un risultato che gli ha permesso di guadagnare una posizione in classifica generale a scapito di Enric Mas (Deceuninck-Quick Step), portandosi in settima piazza con un gap di 4’24” dalla Maglia Gialla Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step).

“Il ritmo era molto alto – ha spiegato il secondo classificato dell’edizione 2017 – e alla fine non ho saputo reggerlo. Ho preferito impostare il mio e arretrare senza spingere a fondo, così ho perso qualche secondo. Non ho seguito gli altri che erano più esplosivi, non puoi permetterti di farlo quando sei un po’ più anziano. Mi sono preso un po’ di tempo per rifiatare e per giungere al traguardo rimontando. Oggi ci aspetta una tappa ancora più dura, perché ci sono tre GPM di Prima Categoria e l’ultima salita è davvero molto dura. Sarà un altro spettacolo sui Pirenei. Testa e gambe stanno bene, vedremo come andrà”.

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