Tour de France 2018, Thomas equivoco: “Con Froome siamo buoni amici…almeno per adesso!”

Geraint Thomas continua a giurare fedeltà al proprio capitano per questo Tour de France 2018. In maglia gialla da quando son arrivate le montagne, l’ex pistard non ha mostrato alcun cenno di cedimento, anzi, è stato lui a guadagnare più di tutti nelle prime frazioni alpine, imponendosi nei due arrivi in salita. Leader della generale con 1’39” di vantaggio su Chris Froome, attualmente il gallese sembra essere diventata la carta migliore della Sky. Resta ancora una dura settimana, con tre tappe di salita e una crono che possono ancora sconvolgere la classifica, ma le gerarchie interne in questo momento potrebbero anche non capovolgersi.

Certo, non che il Keniano Bianco faccia improvvisamente da gregario al capitano, a meno di un clamoroso cedimento, ma è evidente come il ruolo di Thomas ora sia ben diverso. A voler guardare alcuni piccoli segnali ci si accorge delle differenze: sua è la prima bici sull’ammiraglia, quella più facile da prendere in caso di problemi, ad esempio. Interessante notare inoltre come oggi nella conferenza stampa del secondo giorno di riposo quasi tutti i microfoni fossero rivolti verso di lui, segno che anche da fuori si comincia a guardare diversamente i due uomini.

Apparso sino a questo momento intoccabile, il due volte olimpico tuttavia resta fedele al suo compito iniziale (anche se più volte prima della partenza aveva mostrato di scalpitare per poter avere più spazio). “Ovviamente, più ci avviciniamo alla conclusione, più voglio restare dove sono, ma non ci sto realmente pensando – spiega – Voglio ragionare giorno per giorno. Il sogno era di essere davanti per giocarmi il podio e sono ancora in ballo. Voglio conservare quell’approccio mentale”.

Sulla possibile rivalità con il compagno, con cui corre ormai ininterrottamente dal 2008, appare molto tranquillo, riuscendo anche a scherzarci su. Così, mentre Chris Froome si dice pronto a lavorare per lui, Thomas resta convinto che “la cosa più importante è che a vincere sia uno di noi”. Oltre che compagni, i due sono infatti “buoni amici…almeno per adesso“, aggiunge ridendo. Una battuta ovviamente, ma è chiaro come se a spezzare il sogno di Froome fosse il suo amico i rapporti sarebbero difficilmente gli stessi

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