Bilancio Squadre 2023: Astana Qazaqstan
Un’altra stagione difficile per la Astana Qazaqstan. Nel 2023 gli uomini della formazione kazaka hanno faticato a mettersi in mostra ad alto livello, tanto nelle classiche quanto nei grandi giri, dove è mancato l’uomo di classifica (tradizionale punto di forza della squadra asiatica), ma anche le vittorie di tappa sono state quasi assenti (solo un successo al Giro d’Italia). Ancora una volta una serie di infortuni hanno contribuito a creare questa difficile situazione, ma l’impressione generale è quella di un team che ha fatto fatica a tenere il passo delle altre formazioni più agguerrite. Il bilancio finale è di 16 vittorie, di cui solo una arrivata a livello WorldTour.
TOP
L’uomo più rappresentativo della squadra è stato ancora una volta Alexey Lutsenko, che da solo ha totalizzato metà delle vittorie complessive. Il classe 1990, dopo una prima parte di stagione in sordina, ha centrato il successo di tappa e in classifica generale al Giro di Sicilia, viatico per un ottimo quinto posto alla Amstel Gold Race. Dopo il doppio titolo conquistato ai campionati nazionali, poi, il kakzako è stato in grado di imporsi a livello internazionale anche nella seconda parte di stagione, con Circuito de Getxo, Memorial Pantani e tappa e classifica generale al Giro di Turchia. Una stagione quindi positiva per lui, anche se è mancato il grande risultato nelle competizioni più importanti. A fine anno è dunque ancora l’uomo più importante del team, anche in termini di punti, ma da lui qualcosa in più ci si aspettava sicuramente.
Tra le note più liete della stagione va citato, poi, anche Simone Velasco; l’azzurro ha dimostrato di essere cresciuto molto in questo anno, vincendo fin da inizio stagione alla Volta a la Comunitat Valenciana, ma il vero salto di qualità è arrivato dopo la conquista del titolo italiano. Nonostante non siano arrivati altre vittorie, infatti, il classe 1995 si è visto molto di più davanti, come dimostrano una serie di risultati di prestigio, tra i quali il quinto posto al GP Montreal, ottenuto correndo ad armi pari con alcuni dei corridori più forti del panorama internazionale. Per quanto riguarda i colori azzurri si sono messi in mostra anche Christian Scaroni, che ha sfiorato il successo in classifica generale alla Arctic Race of Norway, e Michele Gazzoli, che nella stessa corsa ha ottenuto la prima da professionista, una volta rientrato con la squadra sviluppo da una discussa squalifica per assunzione involontaria di sostanza dopante.
Tra i giovani più interessanti ha continuato il suo cammino di crescita anche Gleb Syritsa, vincitore di due tappe al Tour de Langkawi, oltre ad altri piazzamenti in corse di seconda fascia. Nel pianeta velocisti, invece, è stata tutto sommato vinta la scommessa fatta con l’ingaggio di Mark Cavendish; il britannico, infatti, è stato l’autore dell’unica vittoria di tappa arrivata in un GT con il successo nell’ultima giornata del Giro d’Italia, ma poi una caduta lo ha costretto al ritiro dal Tour de France quando sembrava pronto per riscrivere la storia e battere il record di successi parziali che detiene a pari merito con Eddy Merckx. Costruire un treno attorno al britannico è diventata così una delle grandi priorità del team kazako, che ci riproverà anche il prossimo anno.
+++ Simone Velasco
++ Alexey Lutsenko
+ Mark Cavendish
FLOP
La squadra si sarebbe probabilmente aspettata qualcosa in più da David de la Cruz: chiamato al difficile compito di prendere il posto di Vincenzo Nibali e Miguel Angel Lopez nelle corsa a tappe, il classe 1989, invece, è mancato in tutti i grandi appuntamenti. Ritiratosi sia dal Tour de France sia dalla Vuelta a España per problemi fisici (anche se nelle frazioni precedenti il rendimento era comunque stato sotto tono), il suo miglior risultato rimane l’ottavo posto alla O’Gran Camino di inizio stagione. Non ci si aspettavano miracoli, ma i buoni piazzamenti e risultati del passato consentivano di sperare in qualcosa di meglio.
Il 2023 è stato un altro anno da dimenticare per Gianni Moscon, che ha chiuso senza vittorie la sua esperienza nel team kazako. Vittima della frattura ad una scapola ad inizio anno al Tour Down Under, il trentino ha faticato a ritrovare il suo livello per tutta la stagione, costretto a saltare le classiche sulle sue amate pietre e poi a correre Giro e Tour in supporto ai capitani. Anche la seconda parte di stagione è stata poi priva di risultati, apparendo probabilmente non al meglio anche a livello psicologico in un ennesimo anno complicato in cui niente è andato come sperato, sacrificato nuovamente alle logiche di squadra.
Non ha portato risultati al team neanche Alexander Riabushenko, che ha faticato a ritrovare se stesso, tanto da chiudere la stagione addirittura al Giro del Delfinato, complici chiaramente problemi che il team non vuole troppo risaltare. Sembra così purtroppo essersi arrestata la crescita del bielorusso, che nelle categorie giovanili era uno dei corridori più interessanti della sua età. In generale, comunque, alla squadra sono mancati in buona parte segnali incoraggianti dai tanti giovani presenti nella sua rosa.
Ci si aspettava forse anche qualcosa in più da Cees Bol, soprattutto quando lasciato in grado di colpire in prima persona, anche se il giovane sprinter è stato spesso al servizio di Cavendish. Nel bilancio complessivo è indubbiamente mancato anche l’apporto atteso da corridori in crescita come lo scalatore colombiano Harold Tejada, il cui unico risultato di rilievo è il terzo posto a fine stagione in un Giro di Turchia senza grandi firme, così come ha faticato nel complesso anche Samuele Battistella, che ha mostrato sprazzi di qualità con alcuni buoni piazzamenti, ma gli sono mancate incisività e continuità. Ad eccezione di Lutsenko, continua a non brillare anche il comparto kazako, con i vari Evgeniy Fedorov, Vadim Pronskiy, Yevgeniy Gidich e Gleb Brussenskiy ancora attesi al salto di qualità
– David de la Cruz
— Gianni Moscon
— Alexander Riabushenko
Classifica UCI
La Astana Qzaqstan ha chiuso il 2023 al 19esimo posto della Classifica UCI a squadre, con 7047,44 punti. Per quel che riguarda le formazioni di categoria WorldTour, la formazione kazaka si trova al 17esimo posto, quindi a rischio retrocessione al termine del triennio in corso (che si chiuderà a fine 2025). Di seguito il dettaglio dei punti raccolti dai migliori 20 ciclisti nell’arco del 2023.
CORRIDORE | Nazione | Punti |
---|---|---|
LUTSENKO Alexey |
KAZ
|
1485.29 |
VELASCO Simone |
ITA
|
907 |
CAVENDISH Mark |
GBR
|
856.29 |
BOL Cees |
NED
|
495.29 |
SCARONI Cristian |
ITA
|
449 |
FEDOROV Yevgeniy |
KAZ
|
429.33 |
TEJADA CANACUE Harold Alfonso |
COL
|
337.29 |
GIDICH Yevgeniy |
KAZ
|
297 |
BRUSSENSKIY Gleb |
KAZ
|
281 |
BATTISTELLA Samuele |
ITA
|
264 |
DE LA CRUZ MELGAREJO David |
ESP
|
234 |
GRUZDEV Dmitriy |
KAZ
|
210.62 |
ZEITS Andrey |
KAZ
|
199 |
PRONSKIY Vadim |
KAZ
|
141 |
SANCHEZ Luis Leon |
ESP
|
96 |
NIBALI Antonio |
ITA
|
96 |
SYRITSA Gleb |
***
|
93 |
CHZHAN Igor |
KAZ
|
78.33 |
LAAS Martin |
EST
|
52 |
GAROFOLI Gianmarco |
ITA
|
46 |
Miglior Momento
Il miglior momento della stagione è stato senza ombra di dubbio la vittoria di Mark Cavendish nella 20esima tappa del Giro d’Italia. Nella meravigliosa cornice romana, infatti, il classe 1985 è sfrecciato davanti al Colosseo per andare a prendersi il 162esimo successo personale di una carriera stellare. Una vittoria arrivata dopo tanti piazzamenti di prestigio e che aveva dato al britannico la consapevolezza di poter essere ancora un vincente in vista della Grande Boucle; il resto della stagione sappiamo tutti come è andato, ma quanto avvenuto in una calda domenica italiana di fine maggio rappresenta la soddisfazione più grande del team nel 2023.
Bilancio Astana Qazaqstan 2023
Volate - 6.7
Classiche - 5.3
GT - 4.9
5.6
Il comparto volate nel suo complesso ottiene buoni risultati, che senza sfortuna potevano essere nettamente migliori, ma è l'unico che si salva perché per il resto qualche exploit non basta per tenere a galla una squadra che fa fatica a tornare protagonista
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