Giro d’Italia 2019, Presentazioni Squadre: Lotto Soudal

Come da tradizione, la Lotto Soudal non avrà un uomo di classifica per il Giro d’Italia 2019. La formazione belga si concentrerà sui successi di tappa, nella speranza di animare la corsa ed essere protagonista in volata. Il team ha deciso di rafforzarsi in questo senso, salutando André Greipel dopo tanti anni e puntando su altri nomi. Se sulle grandi salite sarà difficile vederla protagonista, la squadra saprà farsi riconoscere con il proprio stile aggressivo soprattutto nelle prime due settimane, attaccando per centrare la fuga ma anche proteggendo il proprio capitano per le volate negli arrivi meno impegnativi dal punto di vista altimetrico.

Perso il tedesco, non cambiano gli equilibri in squadra che porta al suo posto Caleb Ewan. Con l’esplosivo corridore australiano cambia lo stile delle volate, ma non l’approccio, che vedrà la formazione belga impostare un treno di assoluto livello al suo servizio. Corridore agile, l’ex Mitchelton-Scott avrà la possibilità di giocarsi le sue carte anche in tappe più impegnative, con arrivo più duro di quello solitamente riservato ai velocisti più puri. Da non escludere anche la possibilità si provi ad inserire anche in qualche tentativo dalla distanza per poter aumentare le sue chance di conquistare la Maglia Ciclamino.

Le fughe saranno anche il pane di un corridore tra i più esperti nell’esercizio come Thomas De Gendt. Il belga è ormai un temibile cacciatore di tappe e quando lo si vedrà all’opera non sarà semplice andare a riprendere quel tentativo. Con anche la possibilità di competere per la Maglia Azzurra, il completo corridore fiammingo è una delle pedine più preziose della squadra, con la possibilità di vederlo all’opera praticamente su ogni terreno, proponendosi anche come prezioso gregario nelle tappe di pianura.

Di grande esperienza anche Adam Hansen, che sulle strade della Corsa Rosa in carriera ha già vinto. Se l’australiano è soprattutto un uomo squadra, pronto a sacrificarsi in favore dei capitani, tirando il gruppo o scortando un compagno in un tentativo di attacco, potrebbe comunque avere qualche buona occasione per sé. In una squadra in cui non mancano le pedine, per le salite si punta anche su Jelle Vanendert, che non ha velleità di classifica, ma che può comunque riuscire a dire la sua nella ricerca di un successo parziale. Già vincitore di tappa al Tour de France, in Italia non è mai riuscito nell’impresa nelle sue uniche due partecipazioni. Per lui una buona occasione con numerose tappe adatte a lui, soprattutto nelle giornate intermedie, in cui il suo profilo da vallonaro si sposa alla perfezione con l’altimetria.

Caratteristiche completamente opposte per il recordman dell’ora Victor Campanearts, che si presenta al via di Bologna con l’ambizione di fare sua almeno una delle tre prove contro il tempo che attendono il gruppo. Se la prima prova sembra troppo dura per lui in ragione dell’ostica ascesa del San Luca, le asperità di San Marino e di Verona sembrano anzi calzare molto bene al suo profilo non proprio da specialista puro dell’esercizio. Oltre alle prove contro il tempo, sarà prezioso per organizzare il treno di Ewan, con tirate che in pochi in gruppo sanno effettuare, con la possibilità di farsi vedere anche con qualche azione da finisseur o con tentativi dalla distanza.

A chiudere l’organico saranno gli uomini che compongono il treno per le volate. Roger Kluge è un uomo di fiducia del capitano, del quale sarà sostanzialmente ombra e consigliere in queste tre settimane, mentre il suo ultimo uomo sarà Jasper De Buyst, esperto pistard che sa trovare gli spazi giusti nei concitati finali. Prezioso anche Tosh Van Der Sande, corridore che può dire la sua in prima persona in arrivi più complessi, oppure rappresentare l’ultimo trampolino per Ewan anche in questi casi, qualora dovesse reggere.

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