Giro d’Italia 2019, Richard Carapaz torna sulla sua vittoria: “Ero invisibile ai miei rivali e al pubblico”

Richard Carapaz è tornato a parlare del suo successo al Giro d’Italia 2019. Il corridore ecuadoregno, che la prossima stagione correrà con la Ineos, ha vinto piuttosto a sorpresa l’ultima edizione della Corsa Rosa, approfittando anche della reciproca marcatura dei favoriti della vigilia, Vincenzo Nibali e Primoz Roglic. Nonostante arrivasse dal quarto posto del 2018, probabilmente i suoi rivali hanno sottovalutato le doti dell’ex corridore della Movistar, capace anche di vincere due tappe,  prima a Frascati e poi a Courmayeur, giorno nel quale poi ha indossato la Maglia Rosa portata fino a Verona.

“Vengo da un paese con una cultura della sconfitta – le sue parole – in cui le persone sono piene di dubbi al punto da non riuscire a prendere decisioni. Quando mi vestivo di rosa nel Giro, tutti pensavano che sarei caduto o che mi sarebbe successo qualcosa perché è impossibile per un ecuadoriano vincere“.

Sapevo di avere una possibilità da quando ero arrivato quarto l’anno precedente – ha confessato l’ecuadoregno – Mi sono preparato pensando a una squadra per me, poi Landa è caduto e questo ha cambiato il suo calendario. Ecco perché è andato al Giro. Ho sempre lavorato per qualcuno, non ero mai stato un leader né ho condiviso con gli altri i galloni. Ho colto la presenza di Landa come un’opportunità per imparare, ma pensando sempre alle mie possibilità, senza offendere Mikel. Comunque, durante la conferenza pre-Giro nessuno mi ha fatto domande”.

“Quando sono arrivate le montagne, tutti guardavano Nibali, Roglic e Landa. – ha continuato – Io ero invisibile ai miei rivali e al pubblico. E questo ha condizionato notevolmente la competizione. A casa, la gente continuava a scommettere contro di me in ogni momento, anche nella cronometro conclusiva. E ho dimostrato che si sbagliavano ad ogni metro. Gli ecuadoriani possono vincere, io ne sono la prova vivente”.

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