Giro d’Italia 2022, Ivan Basso lancia i suoi ragazzi della Eolo-Kometa: “Arriveranno le occasioni e sarà importante andare a prenderle”

Ivan Basso guarda con fiducia all’ultima settimana di Giro d’Italia 2022 per i suoi ragazzi della Eolo – Kometa. Nonostante il rammarico per non aver centrato la fuga ieri con Diego Rosa e Lorenzo Fortunato, i due uomini più rappresentativi del team quando la strada sale, il team manager è certo che la sua squadra possa ancora lasciare il segno. Il primo obiettivo potrebbe essere proprio quello di cercare di riprendere con Rosa la Maglia Azzurra, che ieri, nella tappa vinta da Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), è tornata sulle spalle di Koen Bouwman (Jumbo-Visma); l’aspirazione maggiore è comunque quella di ottenere una vittoria di tappa.

Questo è un Giro d’Italia che non sta regalando niente a nessuno – ha dichiarato il classe 1977 – quindi è un Giro in cui bisogna andare a cercare le occasioni e le opportunità: non basta il coraggio, servono anche le gambe […] Per noi, cinque occasioni per provare a vincere una tappa e tanta montagna per provare a riprendere la maglia azzurra. C’è spazio, ci sono chilometri, arriveranno le occasioni: sarà importante andarsele a prendere e non sprecarle“.

Il vincitore del Giro d’Italia nel 2006 e nel 2010 ha poi parlato anche del tentativo fallito di fare classifica con Fortunato: “se lo meritava: non per quello che ha fatto sullo Zoncolan, ma per quello che ha fatto dopo fino alle ultime corse prima di questo Giro. Si è meritato la possibilità di correre con i migliori, perché se a un giovane come lui non si sa questa possibilità non sapremo mai dove potrà arrivare. Ci sta prendere batoste e ripartire, in un Giro che ogni giorno prende forme diverse e cambia”.

Sulla tappa di ieri ha poi aggiunto: “Una guerra, con la fuga che è andata via per sfinimento. Non posso dire nulla alla mia squadra, abbiamo provato in tutti modi a prendere la fuga e in due occasioni con Fortunato e Rosa eravamo anche riusciti a centrarla. Purtroppo quelle fughe non sono andate, mentre è andata quella in cui avevamo solo Fetter. L’abbiamo cercata, ci abbiamo provato: è stata una tappa complicatissima”.

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