Eolo-Kometa, Ivan Basso: “Il ritorno di Polti è un messaggio positivo; sogno di scovare un nuovo Van der Poel e far crescere la squadra intorno a lui”

Ivan Basso è stato ospite lo scorso giovedì di RadioCorsa. L’ex campione azzurro, attuale dirigente della EOLO-Kometa insieme ad Alberto Contador, ha commentato a Beppe Conti e Andrea De Luca il ritorno di Polti come nuovo sponsor e le attualità della propria squadra, che con il passare delle stagioni si sta ritagliando uno spazio sempre più importante tra gli UCI ProTeams. Basso commenta anche la situazione attuale del ciclismo italiano e le prospettive dei giovani, rivelando una trattativa in fase avanzata con Matteo Fabbro, scalatore attualmente in forza alla BORA-hansgrohe.

Capitolo sponsor: “Il ritorno di Polti nel ciclismo è una bellissima notizia, oltre che un messaggio positivo sul piano sportivo, aziendale e sociale. La famiglia Polti ha sostenuto tantissime discipline negli anni e quello che mi rende orgoglioso è che anche la seconda generazione abbia creduto in un progetto ciclistico importante per i prossimi tre anni. Ritengo che la cosa bella sia che chi tifava magari Gotti in quegli anni, portando con sé il figlio, ora è un nonno e il nipotino corre in bicicletta. Copriamo tre generazioni di tifosi, quindi abbiamo ancora più responsabilità”.

La squadra che verrà? “Abbiamo fatto alcuni cambiamenti – il commento di Basso – Con grande orgoglio abbiamo portato ad alcuni corridori a un livello migliore, come Lorenzo Fortunato (andrà all’Astana – ndr) e Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B), e con loro abbiamo condiviso che era il momento di chiudere un ciclo fortunato che li ha visti crescere. Con Alberto e Fran Contador abbiamo condiviso un mercato importante, che ha mantenuto l’ossatura importante della squadra, con tutti i giovani che avevamo”. In arrivo ci sono, nel dettaglio, Davide De Cassan (NeoPro), Paul Double (Human Powered Health), Germán Gomez (NeoPro), Fran Muñoz (NeoPro), Manuel Peñalver (Burgos) e Jhonatan Restrepo (GW Shimano).

Potrebbe esserci anche qualcun altro, però: “Sì, Matteo Fabbro è vicinissimo a noi – conferma Basso – È un atleta in cui credo molto, ritengo che abbia un eccellente potenziale. Può avere risultati differenti rispetto a quelli ottenuti finora. Sono ottimista che possa correre con noi. A breve comunque daremo l’annuncio dell’organico, della denominazione della squadra, la maglia e tutti i dettagli. Sicuramente l’arrivo di Polti ci fa guardare al prossimo triennio con fiducia, superando quel vittimismo continuo rispetto alle cose che non ci sono”.

Prospettive per la squadra? “Abbiamo avuto anche noi corridori che nemmeno ci hanno parlato, sul CicloMercato, perché volevano andare direttamente nel WorldTour. Noi dovremo mantenere il controllo della situazione, cercando di fare risultati e mostrare che siamo bravi. Il mio sogno – aggiunge Basso – è quello di trovare un campione e crescere con la squadra intorno a lui, come ha fatto la Alpecin con Mathieu van der Poel. Ovviamente, non sarà semplice, ma le cose sono impossibili solo finché non c’è nessuno che le fa”.

Il 45enne varesino, che in carriera ha vissuto in gruppo dal 1999 al 2015, dà il suo punto di vista sulla situazione del ciclismo italiano: “Sul piano dei corridori, sostituire due come Paolo Bettini e Vincenzo Nibali non è ovviamente cosa facile. Loro hanno fatto un decennio a livello incredibile e in quel periodo c’erano altre Nazioni che erano in sofferenza. Il problema, in questo momento, non dipende solo dalla mancanza della squadra WorldTour. Bisogna andare a vedere alla radice, guardando effettivamente quanti talenti arrivano in gruppo. Guardando alla Slovenia e alla Danimarca, c’è da far loro i complimenti e cercare di capire se le cose che fanno da altre parti siano applicabili da noi”.

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