Favoriti Giro d’Italia 2022, le quote dei bookmaker: Richard Carapaz grande favorito, ma Simon Yates, João Almeida e Mikel Landa non sono lontani

Secondo i bookmaker c’è un favorito principale al successo del Giro d’Italia 2022. Si tratta del campione olimpico di Tokyo 2020 Richard Carapaz, già vincitore del Trofeo Senza Fine nel 2019 e sul podio di Tour de France e Vuelta a España nelle ultime due stagioni. Comparando le quote proposte da sei tra le principali agenzie di scommesse, l’ecuadoriano della Ineos Grenadiers risulta infatti il candidato numero uno a vestire la Maglia Rosa al termine delle tre settimane di gara nonostante una primavera non sempre brillantissima, nella quale è comunque riuscito a conquistare due successi e a chiudere al secondo posto una corsa come la Volta a Catalunya.

Quote Favoriti Giro d’Italia 2022

Nessun dubbio dunque per i bookmaker, che assegnano a Carapaz quote che oscillano tutte tra 2.25 e 3.25, le più basse tra i corridori presi in esame. Alle spalle dell’ecuadoriano è ovviamente piuttosto ampia la schiera dei rivali, ma sono soprattutto tre quelli che le agenzie di scommesse tengono in considerazione: Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco), João Almeida (UAE Team Emirates) e Mikel Landa (Bahrain Victorious). Al britannico, che proprio un anno fa chiuse il Giro sul podio, vengono attribuite quote tra 6 e 7.50, quasi uguali a quelle del portoghese protagonista dell’edizione 2020, la cui forbice varia tra 5.50 e 8. Non va comunque molto lontano il basco, anche lui sul podio della Corsa Rosa in passato, che con quote tra 7.50 e 8.50 può essere considerato un serio candidato al successo finale.

Poco più dietro ci sono poi una serie di corridori che sono stati spesso protagonisti nei Grandi Giri, a partire da Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan), recente vincitore di tappa al Tour of the Alps, e Tom Dumoulin (Jumbo-Visma), che la Maglia Rosa l’ha conquistata nel 2017. Per lo scalatore colombiano le quote oscillano tra 9 e 15, mentre al neerlandese vengono assegnati valori tra 12 e 20, di poco inferiori a quelli attribuiti al francese del Team DSM Romain Bardet (preso però in considerazione da sole tre agenzie di scommesse, probabilmente perché solo di recente ha ufficializzato la sua partecipazione) e al tedesco della Bora-hansgrohe Emanuel Buchmann. Per il primo, che meno di due settimane fa ha conquistato la classifica finale del Tour of the Alps, le quote variano tra 13 e 25, mentre al secondo, che non ha brillato particolarmente negli ultimi mesi, vengono attribuiti valori tra 15 e 25.

Ci sono poi diversi corridori (che possiamo definire “seconde linee”) che possono vantare delle quote abbastanza alte ma comunque ancora buone, generalmente tra 23 e 35. Si tratta di Pello Bilbao (Bahrain Victorious), al quale ben tre agenzie assegnano però valori inferiori, Wilco Kelderman (Bora-hansgrohe), Richie Porte (Ineos Grenadiers), Tobias Foss (Jumbo-Visma) e Jai Hindley (Bora-hansgrohe), con quest’ultimo che ha quote abbastanza regolari tra 33 e 35 ma che in un caso tocca addirittura 51. Sono invece piuttosto variabili le quote attribuite a Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), che oscilla tra 29 e 51, Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan), che tocca un minimo di 25 e un massimo di 81, Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), che varia tra 26 e 66, e Ivan Sosa (Movistar), la cui forbice va da 34 a 85.

Infine, a parte alcune eccezioni, sono generalmente quotati sopra 75 corridori come Guillaume Martin (Cofidis), Alejandro Valverde (Movistar), Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), Attila Valter (Groupama-FDJ), Davide Formolo (UAE Team Emirates) e Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), al quale tuttavia un’agenzia assegna una quota di 50, mentre sono sopra i 100 David De La Cruz (Astana Qazaqstan), Lennard Kamna (Bora-hansgrohe) e Bauke Mollema (Trek-Segafredo), tutti nomi che molto difficilmente potranno rientrare nella top ten finale.

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