Giro d’Italia 2022, soddisfazione in casa Bardiani: “Bilancio positivo, i ragazzi si sono mossi bene”

Soddisfazione in casa Bardiani CSF Faizanè al termine del Giro d’Italia 2022. La formazione di Bruno e Roberto Reverberi non è riuscita a tornare al successo nella Corsa Rosa, ma ci è andata vicina più volte, cogliendo due podi e cinque Top10 nelle tre settimane di gara. Presente in molte delle fughe che sono poi arrivate a giocarsi la vittoria, la squadra Professional ha dovuto anche fare i conti con due ritiri importanti nelle prime fasi di corsa, trovandosi poi a gestire le forze, cercando di essere il più presente possibile nelle fughe di giornata.

“Un bilancio positivo per la nostra squadra considerando le perdite iniziali di due corridori molto importanti per noi come Fiorelli e Zoccarato – commenta Roberto Reverberi – I ragazzi si sono mossi bene correndo da squadra e centrando tutte le fughe importanti che sono poi giunte al traguardo. Non era facile considerando appunto che con due uomini importanti in meno, un velocista come Modolo che giustamente attendeva i finali e un neo-pro come Luca Rastelli che doveva misurarsi col suo primo grande Giro gli uomini rimanenti per alternarsi nelle fughe erano solo 4. Eppure abbiamo raggiunto un 2° posto a Napoli, un 3° a Castelmonte, un 4° a Treviso, un 6° a Cogne e molti altri piazzamenti di rilievo, che non hanno fatto molte altre squadre World Tour più attrezzate di noi. Ci siamo alternati bene sia negli inizi di tappa alternandoci negli scatti, che nelle singole tappe, lanciandoci a rotazione in fuga nelle azioni che pensavamo potessero arrivare al traguardo. Per questo il bilancio è più che positivo e i nostri sponsor credo proprio ne siano felici.”

A conti fatti, il più effiace è stato così Davide Gabburo, secondo a Napoli e quarto a Treviso (4°), con l’altro podio centrato da  Alessandro Tonelli, terzo sul Santuario di Castelmonte, entrambi battuti dai loro compagni di fuga allo sprint. Bene anche Luca Covili, che oltre al sesto posto di Cogne, tappa vinta dall’ex Giulio Ciccone in fuga, ha chiuso la corsa al 24° posto, quinto nella classifica della Maglia Bianca e miglior giovane italiano.

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