Giro d’Italia 2020, Remco Evenepoel: “Non è troppo presto per vincerlo. Ho una mentalità da vincente”

Remco Evenepoel è pronto al Giro d’Italia 2020. In occasione del Giro Day, in cui è stato anche ufficializzato il nuovo percorso, l’organizzazione ha intervistato alcuni dei protagonisti più attesi, tra cui il corridore della Deceuninck – QuickStep. Collegato in video conferenza dalla Vuelta a Burgos, dove ieri ha conquistato la terza tappa con un gran numero, il belga ha parlato del suo legame con l’Italia, dei suoi trascorsi calcistici da ex compagno di squadra del calciatore del Milan Alexis Saelemakers, ma soprattutto di ambizioni, motivazioni e aspettative in vista della corsa rosa.

Sono molto emozionato e contento di essere al via di questa bellissima corsa – ha esordito – L’Italia è uno dei miei posti preferiti per allenarmi, quindi sono felice di fare il mio primo GT in assoluto in Italia. Difficile parlare di risultati adesso, la cosa più importante è divertirmi e arrivare a Milano. Essendo il mio primo GT sicuramente l’obiettivo è resistere alle tre settimane. Vedremo come reagirà il mio corpo. Se mi sento bene potrò lottare per la generale, la cosa più importante per me è ottenere un buona posizione. Poi non è importante se è la prima, la quinta o la decima, se avrò dato tutto sarò contento”.

Il classe 2000, poi, si è dimostrato uomo d’onore, mantenendo la parola data al Giro, nonostante questo gli impedirà di essere alle Classiche di Primavera: “In una stagione normale Giro e Olimpiadi sarebbe stato un programma perfetto. Quindi questo era il mio primo obiettivo, ma anche con il nuovo calendario avevo detto al Giro che fosse stato adatto al mio calendario ci sarei stato, ho dato la mia parola e l’ho mantenuta. La cosa più importante per me è il Giro. Per la mia crescita come corridore è più importante una corsa di tre settimane che una di un giorno. Inoltre, non puoi dire no a un GT, soprattutto con un percorso come quello del Giro di quest’anno”.

Il ventenne è convinto che il meteo sarà un fattore: “Il meteo sarà importante. Potranno esserci tre settimane di pioggia così come tre settimane di sole. Fortunatamente non ho grandi problemi né con il caldo, né con il freddo, ma il meteo sarà il rivale più grande più tutti”.

Rivali che il campione europeo della specialità proverà a staccare sin dal primo giorno con la cronometro inaugurale: “Penserò più a dare distacchi agli altri uomini di classifica che a prendere la maglia rosa. Sono 13 chilometri e quindi tra 15 e 20 minuti di sforzo in cui darò tutto. Se prenderò la maglia rosa sarà un extra, ma la cosa importante sarà guadagnare terreno su corridori come Carapaz e Nibali”.

A chi gli chiede se è troppo presto per vedere una sua vittoria al Giro, Evenepoel ha risposto con la franchezza e la consapevolezza dei propri mezzi che ormai lo contraddistingue: “No, non credo sia troppo presto. Ne abbiamo parlato anche con la squadra, l’importante è fare tre settimane buone e poi vedremo cosa accadrà. Ma so che ho una mentalità da vincente, non mi arrenderò così facilmente. Vedremo, saranno tre settimane di lotta. Ho il vantaggio di essere molto forte a cronometro, quindi la cosa più importante per me è resistere in salita e sto lavorando duramente su questo”.

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