Giro d’Italia 2019, alti e bassi in casa Mitchelton-Scott per una giornata “agrodolce”

La Mitchelton-Scott ha vissuto ieri al Giro d’Italia 2019 una giornata ricca di emozioni contrastanti. La squadra australiana ha visto Mikel Nieve lottare fino all’ultimo per il successo di tappa ma, nel contempo, ha visto il capitano Simon Yates perdere ulteriore terreno prezioso da migliori, pregiudicando ormai in modo quasi del tutto irreparabile la rincorsa alla maglia Rosa. La squadra ha provato ad aiutarlo al meglio, ma Lucas Hamilton, Esteban Chaves e Christopher Juul-Jensen non sono riusciti a rimanere al suo fianco fino alle battute finali.

“Il piano era di andare in fuga e poi dopo la penultima salita per aspettare le istruzioni dall’ammiraglia. Il piano è andato bene, ero lì e stavo aspettando la chiamata, ma mi stavo anche giocando la vittoria e alla fine ci sono arrivato vicino – ha spiegato dopo la tappa – Non sapevo come sarebbero arrivati ​​alle nostre spalle, e il risultato lascia un sentimento agrodolce perché non ho vinto, ma a volte succede”.

Nel finale ha comunque provato a dare tutto: “Lungo l’ultima salita aspettavo Mollema e Zakarin, erano i più forti per la generale e hanno dovuto tirare. Quando ho visto l’attacco di Zakarin, ho provato a seguirlo. L’ho preso a tre chilometri dalla fine e ho pensato che avrei avuto una possibilità, ma era troppo forte per me e alla fine ha vinto lui”.

Per Simon Yates parla invece il Direttore Sportivo Matt White: “Non siamo qui di sicuro a cercare scuse, alla fine della giornata, Simon non è stato abbastanza bravo da seguire i migliori sull’ultima salita. Mi farò dire la sua percezione di quello che è successo, ma certamente è passato dall’andare molto bene all’andare male in un breve periodo di tempo“.

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