Giro d’Italia 2018, Nibali: “Percorso equilibrato. Le tappe chiave sono Zoncolan, Cervinia e Jafferau”

Vincenzo Nibali non ha ancora deciso se partecipare al Giro d’Italia 2018. Il siciliano si è preso ancora del tempo per definire il suo programma in vista di una stagione molto importante, pensando soprattutto al sogno iridato con un Mondiale di Innsbruck 2018 che è da tempo il suo principale obiettivo annunciato. Il portacolori della Bahrain – Merida ha comunque voluto dire la sua sul percorso della Corsa Rosa presentato oggi, analizzandolo in maniera positiva, trovando un giusto bilanciamento tra le numerose salite in programma e le due cronometro previste.

È un percorso equilibrato – analizza – Parlando di salite, le prime che andremo ad affrontare aumentano gradualmente di difficoltà. Conosco molto bene Montevergine di Mercogliano, è una salita molto veloce con tornanti stretti. Campo Imperatore invece non la conosco, ma ha una pendenza molto impegnativa. Dopo i giochi iniziano a farsi un po’ più difficili quando si arriva sullo Zoncolan, il Cervinia e Jafferau. Quelle per me sono le tre tappe chiave del Giro. Per quanto riguarda la cronometro ritengo che il chilometraggio. È un Giro ben distribuito”.

Il messinese è rimasto quindi piacevolmente colpito dal percorso, ma preferisce rimandare ogni ipotesi sul calendario al mese prossimo, quando ci sarà un ritiro della squadra in Croazia: “Dobbiamo fare tante valutazioni. La scelta non dipende solo da me, ma anche in parte da obblighi da parte della squadra. Questa scelta sarà fatta anche in base al Mondiale che troviamo a fine anno. Come programmazione è difficile, ma con la squadra faremo le scelte giuste. Credo che i programmi saranno decisi in ritiro. Sappiamo cosa ci sarà da affrontare al Giro e al Tour e ora bisogna mettere sul tavolo tutte le opzioni e fare le scelte definitive”.

Non essendo stata fatta nessuna scelta definitiva, Nibali per ora non esclude neanche l’accoppiata Giro-Tour, complice la maggiore distanza rispetto al passato fra le due corse: “Se uno fa Giro e Tour, si va ad escludere la Vuelta (che invece sembrava il suo passaggio obbligato, considerazione le sue ambizioni iridate, ndr). Ci vorrebbe una programmazione ad hoc, ma al momento è difficile fare una scelta adeguata. C’è una settimana in più di riposo fra Giro e Tour, quindi potrebbe anche esser fattibile l’accoppiata. Vedendo le prime settimane del Giro non sono durissime e quindi eventualmente facilitano la possibilità di fare entrambi. Qua però stiamo facendo solo dei presupposti, ma il programma sarà deciso in ritiro”.

Dichiarazioni raccolte da FM

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