Israel-PremierTech, Sylvan Adams attacca Chris Froome: “Non c’è assolutamente un buon rapporto qualità-prezzo”

La Israel – PremierTech inizia a fare un bilancio della situazione di Chris Froome. Il britannico è arrivato in squadra nel 2021 garantendo un ottimo ritorno di immagine per il team, ma a livello di risultati è stato raccolto molto poco: ad eccezione dei terzo posto conquistato l’anno scorso sull’Alpe d’Huez, il vincitore di quattro Tour de France è  sempre apparso in difficoltà, arrivando al traguardo lontano dai primi. Una situazione che lo ha portato anche ad essere escluso dalla selezione per questa edizione della Grande Boucle e, se lui spera di poter tornare in Francia la prossima stagione, il general manager del team Sylan Adams sembra essersi un po’ spazientito.

Come potremmo dire di avere un buon rapporto qualità-prezzo – ha dichiarato l’israeliano ai microfoni di CyclingWeek – Abbiamo ingaggiato Chris per essere il nostro leader al Tour de France e non è neanche presente, quindi non possiamo considerarlo un buon rapporto qualità prezzo. Chris non è un simbolo, non è uno strumento di pubbliche relazioni”.

“Con tutto il rispetto per il suo infortunio, siamo stati molto innovativi nel cercare di riportarlo ai suoi livelli. Lo abbiamo anche mandato al centro Red Bull a Los Angeles: ha lavorato con specialisti incredibili per ribilanciare le sue gambe. Secondo me le sue prestazioni attuali non hanno nulla a che vedere con l’infortunio. Non credo che Chris lo usi più come scusa. Ci siamo presi un rischio, ma abbiamo ingaggiato il miglior corridore per i grandi giri della sua generazione e potevo prendermi questo rischio quando eravamo una piccola squadra e speravamo di poter diventare protagonisti al Tour”.

Il proprietario della squadra ha poi spiegato la situazione contrattuale del classe 1985: “Ha espresso pubblicamente il suo interesse a continuare a pedalare fino a quarant’anni, il che implicherebbe un altro contratto di due anni. L’accordo che avevo preso con Chris era che si sarebbe ritirato nella nostra squadra quando lo avrebbe deciso lui, con il tetto massimo dei quarant’anni […] Non ha quindi un contratto di cinque anni, ma potrebbe diventarlo se Chris lo desiderasse. Se non fa risultato in nessuna corsa può avere voglia di continuare a fare il gregario in questa squadra? Tocca a Chris decidere: lui ha la mia parola che si ritirerà con questa squadra”.

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