Burgos-BH, la squadra si autosospende e organizza nuove misure antidoping

Inizierà in ritardo il 2019 della Burgos – BH. La formazione professional spagnola ha visto tre corridori sospesi per doping negli ultimi 18 mesi finendo così sotto indagine della Commissione UCI per una possibile sospensione. Rischiando fino ad un massimo di un anno, la squadra di Julio Andrés Izquierdo prova a muoversi d’anticipo autosospendendosi per la prima parte dell’anno e organizzando un ritiro di tre settimane in cui verranno effettuati incontri e riunioni in tema di antidoping. Questo significa che la squadra, come già comunicato all’UCI, non prenderà dunque parte a Tropicale Amissa Bongo e Challenge Mallorca, prove alle quali era già iscritta.

Abbiamo deciso per questa autosospensione dalle competizioni per dedicarci esclusivamente alla prevenzione del doping e a conoscerci meglio – spiega il team manager del team – Questo ritiro durerà tre settimane, nelle quali ci saranno momenti di formazione, colloqui e riunioni con specialisti per quanto riguarda l’antidoping. Per noi è fondamentale che i ciclisti e tutti i membri dello staff comprendano l’importanza di uno sport pulito caratterizzato da sane abitudini sportive e in cui non c’è spazio per chi bara. Vogliamo essere una referenza in questo campo e vogliamo lavorare in questa direzione”.

Sarà inoltre creato un “nuovo sistema di controllo” dei ciclisti, aggiuntivo al passaporto biologico e al sistema ADAMS in modo da avere “controlli interni che permettano di avere esatta conoscenza di ognuno dei corridori”. Una mossa importante anche per convincere gli sponsor principali di una squadra che spera così di scacciare tutte le nubi e le chiacchiere. “Non possiamo starcene a braccia conserte – conclude – Dobbiamo dare l’esempio per creare un valore aggiunto per questo sport”.

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