BeltramiTSA-Hopplà, Pozzato sposa il progetto: “Voglio fare qualcosa per i giovani, vogliamo creare una academy”

Filippo Pozzato inizia una nuova avventura con la Beltrami TSA – Hopplà – Firenze Petroli. Fresco di ritiro come corridore, dopo il debutto nell’Hockey, il vicentino sarà al fianco dei giovani della formazione continental italiana. La squadra debutterà alla Vuelta a San Juan dal 27 gennaio al 3 febbraio e il vincitore della Milano – Sanremo 2006 non mancherà a questo appuntamento per iniziare il suo nuovo rapporto con il team di Stefano Chiari. Una piccola realtà che con il corridore di Sandrigo trova una figura di primo piano e di grande esperienza, confermando la forza di un progetto che avrà in Orlando Maini un direttore sportivo di riferimento.

“Ho deciso di impegnarmi in prima persona nel progetto perché ci credo fortemente e perché voglio fare qualcosa di concreto per i giovani, mettendo la mia esperienza a loro disposizione – spiega Pozzato – Quel che intendiamo creare è una sorta di ‘academy’, puntando su atleti under 23, dando loro modo di crescere nella maniera giusta sotto tutti i punti di vista. C’è uno staff importante, che conosce la categoria e che sa lavorare con i giovani, oltre ad un gruppo di sponsor, fra cui alcuni brand che mi hanno seguito anche in questa nuova iniziativa, che crede fortemente in quel che vogliamo fare e che per questo ringrazio”.

Fresco di salto nella categoria continental, il team trova così una nuova linfa e notevole spinta: “Disputeremo diverse gare professionistiche, grazie agli inviti degli organizzatori che ci riconoscono una struttura già importante e a cui va la nostra riconoscenza per le opportunità che ci danno. Lì i risultati non saranno la priorità, ma i ragazzi avranno modo di misurarsi con la categoria e i più forti del mondo. Nelle gare dilettantistiche, soprattutto Internazionali e Nazionali, è naturale che gli obiettivi saranno diversi. Ma sempre senza esagerazioni né esasperazioni. Ripeto: al centro del progetto c’è la crescita di ragazzi di talento, quindi il coronamento ideale sarebbe vederli in futuro in squadre fra le più importanti del panorama internazionale”.

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