Giro del Veneto e Veneto Classic, Filippo Pozzato pensa al WorldTour e allo spostamento a settembre. E guarda al modello delle classiche fiamminghe: “Sono una fonte d’ispirazione”

Sono tanti i progetti che ha in mente Filippo Pozzato per la crescita e lo sviluppo del ciclismo italiano. Dopo aver rilanciato il Giro del Veneto e aver creato due gare come Veneto Classic e Serenissima Gravel, che hanno avuto subito un buon riscontro, l’ex corridore vicentino ha dichiarato negli scorsi giorni di lavorare a un progetto per riportare un team italiano nel WorldTour. Un proposito che comunque non sembra scontrarsi con la volontà di continuare a far crescere le proprie corse, con il 42enne che guarda al modello rappresentato da Flanders Classic (l’organizzatore delle principali classiche fiamminghe, ma anche di gare di ciclocross) per ricreare anche in Italia l’atmosfera che ruota attorno a un appuntamento come il Giro delle Fiandre, che in Belgio non è vissuta solo come una corsa ma come una vera e propria festa del ciclismo.

Le classiche fiamminghe sono una fonte d’ispirazione – ha dichiarato Pozzato a Wielerflits – Per me la corsa più bella del mondo è il Giro delle Fiandre, non la Milano-Sanremo. Ci sono così tante persone lungo la strada e l’esperienza di corsa è così diversa. Se vieni il giorno prima è già una grande festa di ciclismo. Questo è quello che voglio per la Veneto Classic. Abbiamo strade sterrate, abbiamo diversi circuiti e abbiamo una fan zone dove gli spettatori possono entrare a pagamento. Credo che questa sia una novità per l’Italia”.

“Il ciclismo in Italia ha un grosso problema – ha proseguito il 42enne – Il tifoso del ciclismo è troppo vecchio. Voglio provare a cambiare la situazione, per attirare anche i giovani. Deve esserci una festa attorno alla gara. Per me il ciclismo è lo sport più bello che ci sia, ma non è attraente per i giovani e la popolazione è molto anziana. Questo cambiamento non è facile, ma non è nemmeno impossibile”.

Ovviamente, l’aspetto economico è un fattore da tenere in considerazione: “Per me non è una questione di soldi, ma di sostenibilità delle mie competizioni. Ora abbiamo alcuni sponsor grandi e fedeli che hanno firmato per tre o quattro anni, fino al 2025. In questo modo possiamo anche lavorare guardando al futuro. E ogni anno ricevo una cifra fissa dal Veneto. Questo è molto importante, sono la base e senza di loro non avrei potuto iniziare tutto questo nel 2020″.

Con la sua PP Sport Events, Pozzato starebbe pensando di acquisire anche altre corse italiane, come il Giro dell’Emilia, ma ci sono diversi intoppi, sia di natura economica che burocratica: “Il sistema è semplicemente molto difficile in Italia“, ha ammesso l’ex corridore, che vorrebbe anche un posizionamento diverso nel calendario per le proprie gare: “Le volevo nella prima settimana di settembre. Sarebbe in contrasto con la Vuelta, ma non lo vedo come un grosso problema. Ma ora la Cina è diventata un concorrente. Pagano tantissimo e ci vanno tanti corridori e squadre”.

“Ora voglio spostare le mie gare a settembre – ha proseguito il vincitore della Milano-Sanremo 2006 – Ciò deve essere possibile e voglio parlarne con l’UCI. Vogliono fare la Serenissima Gravel a giugno come parte dell’UCI Gravel World Series, il che vuol dire che forse possiamo organizzare le altre gare nel fine settimana: il Giro del Veneto di venerdì e domenica la Veneto Classic. L’anno prossimo sarà difficile, ma tra due o tre anni potrebbe essere possibile“.

Pozzato non esclude inoltre che le sue corse possano entrare in futuro nel WorldTour: “È una cosa a lungo termine. I primi due anni eravamo corse UCI 1.1 e ora siamo nel calendario ProSeries. Il passaggio al WorldTour costa il doppio, ma poi puoi anche avere più sponsor perché ci sono molte squadre più grandi. Ma per ora sono contento di queste gare di un giorno, come organizzazione è più gestibile”.

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