Arkéa-Samsic, Nacer Bouhanni felice nella formazione bretone: “Oggi il manager, i direttori sportivi e i miei compagni credono in me”

Nacer Bouhanni è reduce da una stagione un po’ complicata. Il francese della Arkéa – Samsic,  infatti, dopo aver ottenuto alcuni buoni piazzamenti nelle prime gare stagionali, è incappato in una squalifica di due mesi per aver chiuso verso le transenne il rivale Jake Stewart, in occasione della volata finale alla Cholet – Pays de la Loire 2021. L’ultima parte di stagione è poi stata condizionata dalla frattura alla spalla rimediata al Gp Marcel Kint; in mezzo alcuni piazzamenti importanti ad un Tour de France che, però, non è riuscito a portare a termine. Tuttavia la sua formazione ha deciso di puntare ancora su di lui, tanto da rinnovare il contratto per altre due stagioni.

Raggiunto dai microfoni dell’Equipe, il transalpino ha parlato, tra le altre cose, della stagione appena conclusa e dell’ottimo clima che si respira all’interno del team bretone: “È stata una stagione complicata a causa della sospensione imposta dall’UCI dopo quello che è successo ad aprile alla Cholet – Pays de la Loire. Questo è stato un grosso freno a livello sportivo. Sono stato due mesi e mezzo a casa senza poter correre e la mia presenza al Tour è diventata molto incerta”.

La sospensione sembra aver pesato molto sul morale del corridore, già altre volte accusato da più parti di un’eccessiva aggressività in gruppo: “Sono stato molto destabilizzato dopo la sospensione dall’UCI. […] Mi ha disgustato talmente tanto che non voglio più parlare di questo. Infatti non ho capito tutto a proposito di questa storia. Certamente c’è stato un errore, ma da qui, la piega che ha preso era inimmaginabile”.

Sono un corridore di carattere, ma oltre a questo sono un ragazzo normale – ha proseguito – Coloro che mi conoscono sanno di cosa parlo. Naturalmente, coloro che non mi conoscono possono criticarmi. Adesso non me ne preoccupo. Fintanto che tutto va bene con le persone che mi sostengono nella quotidianità, questa è la cosa più importante”.

Nell’ambiente dell’Arkea, il nativo di Epinal sembra aver finalmente trovato la giusta tranquillità: “Fin da quando mi sono unito all’Areka – Samsic mi sento molto più rilassato. Mi sento bene in questo team e per me è veramente importante. Probabilmente se fossi stato in un’altra formazione, senza fare nomi, le cose sarebbero andate differentemente. Oggi il manager, i direttori sportivi e i miei compagni credono in me e questo è motivante“.

Dopo aver vinto tre tappe al Giro d’Italia e alla Vuelta a España è chiaro che il grande obiettivo della carriera è quello di provare a vincere anche alla Grande Boucle: “Se non dovesse succedere, allora dirò a me stesso che doveva andare così. Questa è la vita e anche lo sport. Ma so che farò di tutto per ottenere questa vittoria al Tour“.

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