Ag2r La Mondiale, Stjin Vandenbergh annuncia il ritiro: “Ora avrò il tempo libero che non ho mai avuto”

Stjin Vandenberh appende la bici al chiodo. L’esperto belga si era dato una scadenza ben precisa per trovare un nuovo contratto per il prossimo anno, ma non ha trovato la squadra interessata ad offrirglielo. A 36 anni, lascia dunque la Ag2r La Mondiale dopo quattro anni e saluta il gruppo professionistico. Classe 1984, era in gruppo dal 2007, quando iniziò la sua carriera con la maglia della Unibet, prima di passare l’anno successivo alla Ag2r, lasciandola nel 2009 per il Team Katusha. Dopo tre anni promettenti passò alla OmegaPharma – QuickStep, assumendo un ruolo importante nello squadrone di Patrick Lefevere, con il quale ha ottenuto piazzamenti di rilievo come il secondo posto alla Omloop Het Nieuwsblad 2013, ma anche i quarti posti a Giro delle Fiandre, E3 Garelbeke e Gand Wevelgem, sempre in quegli anni.

Chiuso dalle forti gerarchie interne del team belga, nel 2017 lascia la squadra per tornare alla corte di Vincent Lavenu assieme all’emergente Oliver Naesen, di cui diventerà uno degli uomini più preziosi. Gregario di grande affidabilità, chiude la sua carriera con sole tre vittorie all’attivo: tappa e classifica al Giro d’Irlanda 2007 e una tappa della Volta Valenciana 2016. Notevoli le sue statistiche invece nelle grandi classiche, a conferma della sua grande dedizione, visto che ha partecipato a 27 classiche monumento, con un solo ritiro.

“Ora avrò il tempo libero che non ho mai avuto – commenta a Het Laastse Nieuws – Vorrei sicuramente vedere di più mia figlia. È con me un fine settimana su due, ma durante la stagione non sempre ci si riesce. Vorrei anche viaggiare di più: nella mia lista c’è la Tailandia e vorrei anche fare un giro in MTB in Marocco. In questo periodo mi sto godendo più la Mountain Bike che la bici da strada. È un modo per correre davvero nella natura piuttosto che di fianco”. Per il momento non ha preso una decisione sul suo futuro: “Non so cosa farò in futuro, mi do 6-12 mesi per pensarci. Ho giò organizzato qualche tour in bici e vorrei poterlo fare più spesso”.

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