Movistar, Annemiek Van Vleuten: “Sono sicura che in futuro potremo regalare spettacolo anche per tre settimane”

Annemiek Van Vleuten si prepara a vivere la sua ultima stagione in gruppo con la maglia di campionessa del mondo. La portacolori della Movistar è stata tra le grandi protagoniste della storia recente del ciclismo femminile e la sua parabola ha accompagnato la crescita di questo movimento che va sempre più verso il professionismo, mentre le competizioni vedono crescere l’interesse del pubblico. La classe 1982 è pronta a lasciare l’attività agonistica quindi in un momento di grande visibilità per il suo sport, consapevole, però, di avere ancora un anno intero davanti a sé per mettere in mostra tutta la sua classe.

Il mio obiettivo sarà quello di essere al miglior livello possibile all’inizio – ha dichiarato la vincitrice del primo Tour de France Femmes a Marca – realizzare un buon piano per mettere nel mirino alcune corse e pianificare il tutto tatticamente e fisicamente con il mio coach, ma non ho una corsa specifica in mente. Voglio godermi le corse con la mia squadra ed essere partecipe della crescita della Movistar e delle sue atlete. E ovviamente godermi la maglia iridata perché è il modo migliore per salutare questo sport“.

La neerlandese è quindi sicura di smettere a fine stagione: “Non cambierò idea. La cosa che mi piace molto è che smetterò quando sarà ancora doloroso farlo. Non voglio aspettare il momento in cui il mio livello calerà e non mi piacerà più. Quindi forse piangerò un po’ quando smetterò perché mi piace ancora, ma penserò anche che sia il momento giusto”.

La vincitrice dell’ultimo Giro Donne è anche contenta della squadra in cui si trova al momento: “Quello che mi ha veramente sorpreso è che tutte le mie compagne hanno delle grandi abilità tecniche. Sono molto brave a guidarmi e credo sia la prima volta che sono in una squadra in cui, se ho bisogno di trovarmi davanti, per esempio ai piedi di una salita, sono sicura al 100% che mi ci porteranno […] Devo solo stare a ruota e so che ci arriverò”.

La nativa di Vleuten ha anche riflettuto sulla crescita futura del ciclismo femminile, in particolare sulla possibilità di un Tour di tre settimane: “Credo sia possibile, ma al momento dobbiamo lavorarci con calma. Non credo sia immediato che la durata di tre settimane possa renderlo più interessante e l’obiettivo è di rendere il Tour de France attraente ed eccitante. Quindi non credo sia necessario fare tre settimane di corsa perché penso sia meglio avere dieci giorni ricchi di emozione. Tuttavia sono sicura che in futuro potremo regalare spettacolo anche per tre settimane“.

“Credo che siamo sulla strada giusta – ha aggiunto – Ci sono sempre più ragazze con il salario minimo. Questa per me è la cosa più importante perché così le ragazze posso dedicarsi interamente a questo […] Il mio sogno è che molto presto il 100% delle ragazze possa guadagnare un salario che le permetta di vivere con il loro lavoro da atlete”

 

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