Coronavirus, la FCI chiede, ma il ministro dello Sport ribadisce: ancora niente allenamenti in strada, neanche per i professionisti

Ancora niente allenamento sulle strade per i professionisti italiani. La conferma è arrivata ieri dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, che nel pomeriggio ha tenuto una conference call con il presidente della Federciclismo Renato di Rocco e con il segretario generale Paolo Pavoni. Tra i molteplici obiettivi di questo incontro durato circa sessanta minuti c’era la necessità da parte delle istituzioni ciclistiche di spiegare i problemi che la crisi legata al coronavirus ha generato, sta generando e genererà nel nostro movimento, a tutti i livelli. Oltre a questi aspetti più tecnici, ai quali il Ministro non ha potuto chiaramente ancora dare risposte pur assicurando l’impegno del Governo a sostenere l’attività, a partire dalle sue basi dilettantistiche, anche la formalizzazione della richiesta, anticipata nei giorni scorsi, “di autorizzare l’allenamento per gli atleti professionisti, donne e fuoristrada di alto livello”.

Per il momento la risposta del ministro è stata tuttavia negativa, visto che Spadafora “ha invitato ad avere pazienza invitando tutti i tesserati a rimanere a casa ancora per il mese di aprile“. Nessuna deroga dunque per i nostri sportivi alle ultime disposizioni, che stabilivano l’impossibilità per gli atleti di allenarsi, neanche in impianti a porte chiuse, mentre in strada la possibilità di fare attività è limitata alle prossimità delle proprie abitazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio