Coronavirus, sport consentito solo “in prossimità della propria abitazione” sino al 3 aprile: Restrizioni più severe in alcune regioni

Prolungato sino al 3 aprile il divieto di fare attività motoria, se non “in prossimità della propria abitazione”. Lo ha deciso ieri il Ministero della Salute dopo il DPCM emanato nel pomeriggio, prolungando così le misure che erano state adottate in seguito all’ordinanza del 20 marzo. Misure sempre più restrittive che valgono per tutta l’Italia, ad eccezione di alcune Regioni in cui i singoli governatori hanno deciso di emanare delle proprie ordinanze, che si vanno così ad aggiungere a quelle emanate dal Presidente del Consiglio. Si tratta in questi casi di decisioni più rigide, in termini temporali o riguardo divieti totali riguardo la possibilità di svolgere attività ludiche o ricreative, come può essere un giro in bicicletta.

Attualmente rimane dunque a possibile andare in bici ESCLUSIVAMENTE per gli spostamenti consentiti (motivi lavorativi, di salute o di necessità varie autorizzate). Certo, è possibile farsi un giro dell’isolato, magari anche più di uno, ma il buon senso porta a chiedersi se ne valga realmente la pena vista la situazione… L’invito #IoRestoaCasa resta sempre più valido

CAMPANIA: Con l’ordinanza n.15 del 13 marzo 2020, a cui è seguita una apposita precisazione (a cui il TAR ha confermato validità dopo un ricorso) la Regione ha vietato l’attività sportiva, ludica o ricreativa all’aperto in luoghi pubblici o aperti al pubblico.

LOMBARDIA: Con l’ordinanza del 21 marzo 2020, il presidente regionale Attilio Fontana ha emanato il “divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente, se non nei pressi delle proprie abitazioni”.

PIEMONTE: Con il decreto n.34 del 21 marzo 2020, la Regione ha confermato il divieto di svolgere attività sportiva all’aperto, oltre alla sospensione di eventi e competizione sportive di ogni ordine e disciplina in luoghi pubblici e privati. Gli impianti sportivi restano utilizzabili, a porte chiuse, per gli allenamenti dei professionisti riconosciuti di interesse nazionali dal CONI.

VENETO: L’utilizzo di tutti i mezzi, compresa la bicicletta, è consentito soltanto per i casi contemplati dal DPCM, ovvero comprovata necessità o esigenza lavorativa.

SICILIA: Con il decreto emanato il 19 marzo, la Regione ha disposto il divieto assoluto di effettuare attività sportiva all’aria aperta, anche individualmente.

EMILIA-ROMAGNA: Le attività motorie all’aperto, compreso l’utilizzo della bicicletta, sono vietate.

FRIULI-VENEZIA-GIULIA: Con l’ordinanza del 21 marzo 2020, la Regione ha stabilito che “è fatto divieto di svolgere, all’aperto in luoghi pubblici, attività motorie o sportive e passeggiate, anche in forma individuale”.

TRENTINO-ALTO ADIGE: L’ordinanza numero 11/2020 del 21 marzo 2020 decreta “il divieto di svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto”, specificando tuttavia che “resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno tre metri da ogni altra persona”.

MARCHE: l’ordinanza numero 10 del 19 marzo 2020 definisce che “l’uso della bicicletta è consentito esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari)”.

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