SpazioMercato, Quintana messo sul mercato? Parte la girandola: da Aru ad Uran quanti movimenti possibili…

Dopo il ritiro di Alberto Contador, un altro corridore potrebbe scuotere il CicloMercato. Il posto vacante del Pistolero alla Trek – Segafredo apre a nuove possibilità, con alcuni “incastri” che devono comporsi, tra i quali potrebbe rendere ulteriormente complessa la definizione l’indiscrezione riportata oggi dalla Gazzetta dello Sport. Secondo quanto si legge nell’articolo a firma di Claudio Ghisalberti, infatti, la Movistar è in rottura con Nairo Quintana, tanto che “ha messo il corridore sul mercato”.

Una decisione inattesa per un sodalizio che, nella tradizione di Eusebio Unzué, sembrava destinato sostanzialmente a durare per l’intera carriera del colombiano, come fu con Miguel Indurain e come è attualmente per Alejandro Valverde, che una volta arrivato in squadra non ha più lasciato. Ma qualcosa si è rotto, anche se cosa non è dato sapere. Tra le ipotesi più accreditate ci sarebbe l’ostinazione del Condor a tentare una doppietta fortemente sconsigliata dal suo team manager, che si è arreso alla volontà del corridore, difendendola finché possibile, ma sempre controvoglia. I risultati al limite del catastrofico, in particolare al Tour de France, avrebbero a quel punto dato il colpo di grazia al rapporto, che, secondo quanto riporta la Gazzetta, sarebbero a questo punto insanabili.

“L’incatesimo s’è rotto” già dopo il Giro d’Italia, concluso in seconda posizione, ma senza la consueta verve, dal colombiano, che poi alla Grande Boucle è apparso quasi l’ombra di sé stesso, provando a supplire a quel che gambe modeste non potevano dare con testa e cuore, fino a doversi mestamente arrendere. Il rifiuto di poter tornare in Colombia tra le due corse potrebbe aver avuto anch’esso un suo ruolo, soprattutto mentalmente, ma non sembrerebbe poter portare ad una decisione così drastica, almeno non da solo.

Nell’insieme, sembra essersi rotta la reciproca fiducia nelle decisioni e nei consigli, in quell’equilibrio fra cosa è meglio per la carriera di un corridore (e di un uomo) e quel che è meglio per la squadra. Da un lato una prospettiva di ampio respiro, soprattutto nel caso di un talento assoluto come il colombiano, un idolo in patria, e le esigenze sostanzialmente annuali di una squadra, che si basa anche su logiche di bilancio economico-commerciali. Un equilibrio che sembra essersi rotto malgrado la Telefonica, casa madre del prodottto Movistar, abbia scelto il colombiano come proprio uomo immagine in Sudamerica.

Il ciclista sarebbe dunque sul mercato, con la Movistar che sarebbe comunque ben “coperta” dalla presenza di Alejandro Valverde e dal (ormai sempre più certo, assumendo anche un’altra dimensione) arrivo  di Mikel Landa, in attesa dell’esplosione dei suoi altri talenti. Ma cosa succederebbe alle altre squadre? E dove potrebbe andare il colombiano? Malgrado sia rimasta senza uomo di punta, la Trek-Segafredo sembrerebbe aver già rifiutato una proposta giudicata troppo onerosa (tra clausola rescissioria e ingaggio si parla di circa 6 milioni da sborsare). Diverso invece il caso della Astana, che starebbe valutando concretamente la possibilità e vorrebbe chiudere in tempo breve, anche per non rischiare poi eventuali complicazioni con l’UCI, il cui regolamento abbastanza vetusto non prevede accordi di trasferimenti onerosi tra squadre dopo il 15 agosto.

La trattativa dei kazaki con Quintana sostanzialmente libererebbe Fabio Aru, che vorrebbe cambiare squadra, ma che nel contratto ha una clausola di prelazione a favore della Astana. Clausola che al momento Alexandre Vinokourov vorrebbe esercitare, ma che chiaramente lascerebbe decadere in caso di arrivo del rivale. Quintana, secondo quanto si legge sulla Gazzetta dello Sport, sarebbe favorevole a questa destinazione, quindi la trattativa sarebbe in corso per cercare di abbassare il prezzo complessivo. In caso di buona riuscita, il sardo andrebbe quasi di filata alla UAE Team Emirates, anche se resta sempre una, seppur piccola, ipotesi Trek, ma l’effetto domino non si limiterebbe al Cavaliere dei Quattro Mori.

Ancora senza contratto per il prossimo anno ci sono infatti altri corridori di spicco, a partire da Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac), le cui quotazioni sono nettamente salite dopo l’ottimo Tour de France. Nel campo dei GT sono inoltre ancora ufficialmente liberi anche Daniel Martin (Quick-Step Floors) e Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale), corridori che hanno dimostrato di poter ottenere ottimi risultati, lottando per un podio finale e giocandosela praticamente alla pari con i big in salita. Nomi magari meno eclatanti ed appetibili, ma che nella girandola che potrebbe venirne fuori potrebbero trovare una sistemazione importante. Nell’effetto domino che si verrebbe a creare, a quel punto potrebbero essere coinvolti anche alcune seconde linee, preziose in supporto ai capitani, ma anche capaci di farsi eventualmente notare, come Samuel Sanchez (BMC), Carlos Betancur (Movistar), Daniel Moreno (Movistar) o lo sfortunatissimo Beñat Intxausti (Sky), sui cui si potrebbe scommettere, coinvolgendo eventualmente anche alcuni movimenti di gregari interessanti, da Robert Kiserlovski (Katusha-Alpecin) a David Lopez (Sky), passando per Ruben Plaza (Orica-Scott), Vasil Kiryienka (Sky), Prezemyslaw Niemiec (UAE Team Emirates) o Jonathan Castroviejo (Movistar), tutti corridori per i quali non ci sono ancora conferme ufficiali sul loro futuro.

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