Yorkshire 2019, Stybar: “Percorso per chi non ha paura di attaccare. Il favorito? Alaphilippe”

Zdenek Stybar vuole provare a essere protagonista a Yorkshire 2019. Il corridore della Deceuninck-Quick-Step finora non ha avuto un gran rapporto con i mondiali, in cui non è mai andato oltre la quattordicesima posizione (a Bergen, nel 2017). Il percorso di quest’anno sembra piuttosto adatto al ceco, che sarà capitano della sua nazionale e molto probabilmente cercherà di anticipare i velocisti con un’azione nel finale. Dopo una stagione da protagonista sul pavé, l’intenzione è ovviamente ripetersi anche nella corsa che assegna le medaglie più prestigiose.

Il corridore ha parlato del percorso di quest’anno e delle sue ambizioni in un’intervista a Cyclingnews: “Qualcosa è sempre andato storto per me ai mondiali. In passato quando facevo ciclocross i mondiali erano la mia miglior corsa nell’anno. Finora, su strada, non ha ancora funzionato, ma spero di cambiare quest’abitudine quest’anno. Penso che sarà davvero impegnativo il percorso, è perfetto per corridori da Ardenne e da pavé, e per chi non ha paura di attaccare da lontano. Molti corridori hanno una grande chance quest’anno. Il vincitore può arrivare anche da un piccolo gruppo. Si può risolvere in molti modi diversi. Prima di tutto sarà una corsa molto lunga e probabilmente non nelle migliori condizioni meteo, poi i giri nel circuito cittadino saranno molto veloci”.

Stybar ha poi parlato in maniera più specifica della corsa, indicando un suo compagno di squadra come favorito: “Per me la Vuelta sarà la miglior preparazione per lo Yorkshire perché è molto dura come corsa. Le tappe sono più lunghe rispetto al passato, penso che tutto stia andando per il verso giusto. Ovviamente avere meno corridori di altre squadre è uno svantaggio, ma in ogni mondiale abbiamo sempre fatto il meglio possibile. L’anno scorso abbiamo supportato Kreuziger ed è riuscito a chiudere sesto. Abbiamo corridori forti, ma non si può paragonare la nostra nazionale a Italia e Belgio. Il mio favorito? Se devo prenderne uno, dico Alaphilippe. Sembra riuscire a fare veramente tutto“.

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