Visma|Lease a Bike, Richard Plugge sul caso Michel Hessmann: “Stiamo ancora aspettando il verdetto, potrebbe essere una contaminazione”

Il direttore generale della Visma | Lease a Bike si è espresso sulla vicenda che coinvolge Michel Hessmann. Lo scorso 14 giugno, il corridore tedesco della formazione neerlandese è risultato positivo ad un controllo antidoping per l’assunzione di un diuretico che figura nella lista delle sostanze proibite. A novembre anche il campione B è risultato positivo ed ora la formazione giallonera è in attesa di sapere quale sarà il verdetto per l’eventuale sospensione del loro corridore. Il 22enne è considerato un ottimo prospetto del ciclismo mondiale dopo essere arrivato al terzo posto al Tour de l’Avenir 2022, mentre nel suo primo anno da professionista ha chiuso il Giro d’Italia al 33° posto, con la nona posizione sul traguardo di Rivoli nella dodicesima tappa come miglior risultato, facendo chiaramente parte della spedizione al servizio di Primoz Roglic. 

“Non sappiamo niente – spiega il team manager Richard Plugge a In De Leiderstrui  – Sappiamo che anche il suo campione B era positivo. A questo punto ci dovrebbe essere una sanzione o meno, ma non dipende da noi. Lo decide la NADA, l’agenzia antidoping tedesca. Questo è ciò che stiamo aspettando ed è molto insoddisfacente per tutte le parti, quindi in questo senso è una lunga attesa. Stiamo ancora aspettando di sapere quale sarà il verdetto”.

Una situazione difficile effettivamente per tutti, compreso il corridore che si trova a vivere in una condizione di assoluta incertezza. ”Vogliamo chiarezza anche noi, ma sicuramente anche per lui personalmente – aggiunge il numero uno della formazione neerlandese – Sta abbastanza bene considerando le circostanze, ma ovviamente non è divertente. Hai a che fare con un ragazzo che potrebbe o meno vedere il suo sogno professionale andare in pezzi. Penso sia abbastanza grave che richieda così tanto tempo.”

Infine, sulla possibile assunzione della sostanza che potrebbe avere anche ripercussioni sul team, considerando anche la possibilità che possa dipendere da un prodotto usato e consigliato dalla squadra, per il momento resta prudente e attende l’esito delle indagini. Nata dopo lo scandalo che travolse la Rabobank, la attuale Visma | Lease a Bike ripartì da zero nel 2013, praticamente senza sponsor, riuscendo a ricostruirsi pazientemente fino a tornare ai vertici nelle ultime stagioni grazie anche ad un approccio di tolleranza zero verso il doping. 

”Michel dice che potrebbe derivare da una contaminazione – ricorda – E il punto è che potrebbe effettivamente esserlo. Al giorno d’oggi questo è semplicemente un rischio per tutti gli atleti. Proviene da un nostro integratore? Questo ancora non lo sappiamo, è qualcosa che va chiarito. Era un diuretico, ma ne esistono di diversi tipi. Uno ha un effetto più mascherante dell’altro, per così dire. La cosa più importante ora è se verrà inflitta o meno una sanzione”.

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