Operazione Aderlass, Danilo Hondo confessa in tribunale contro Alessandro Petacchi: “Ci siamo dopati assieme”

Danilo Hondo confessa in tribunale e trascina con sé Alessandro Petacchi. Coinvolto nella Operazione Aderlass, l’ex corridore tedesco ha testimoniato in aula a Monaco di Baviera riguardo il periodo in cui si dopava effettuato delle emotrasfusioni. Nella sua testimonianza coinvolgerebbe anche l’ex compagno di squadre, lo scorso anno squalificato dall’UCI per quanto emerso nel caso scoppiato intorno al dottor Mark Schmidt. Il velocista spezzino, che ha sempre negato il coinvolgimento con il medico tedesco, era il capitano della Lampre nel periodo 2010-2013, mentre Hondo è stato nel team dal 2010 al 2012.

Secondo quanto riportato da Hondo, e riportato dai media locali come Sportstchau e SudDeustche Zeitung, i due sarebbero stati così vicini che avrebbero effettuato i trattamenti assieme, contemporaneamente nella stessa stanza. “Quando hai una relazione così intima, quasi fraterna, allora non hai problemi a doparti assieme nella stessa stanza“, ha spiegato Hondo di fronte alla corte, dando anche tempi e costi di queste operazioni. Il periodo partirebbe dall’autunno del 2011 per poi proseguire esclusivamente nella stagione successiva (“sembrava farmi più male che bene”, commenta), per un totale di circa 25.000 euro per usufruire dei servizi del dottor Schmidt.

Il 46enne tedesco aveva già confessato nei mesi scorsi il ricorso a pratiche dopanti, tanto da essere stato così cacciato dalla nazionale svizzera per cui lavorava, ma queste nuove dichiarazioni, nell’ambito del processo della giustizia ordinaria, non sportiva, potrebbero portare a scoprire ulteriori dinamiche legate a questa operazione che ha sconvolto non solo il ciclismo negli ultimi due anni.

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