Jumbo-Visma, Wilco Kelderman: “Al Giro d’Italia per aiutare Roglič; io, anche se fossi al massimo, non sarei da vittoria”

Wilco Kelderman è un corridore di spessore. Grande speranza neerlandese per le corse di tre settimane, però, non ha mai lasciato grandi segni, in quanto a vittorie: per ora, quando la carta d’identità dice 31 anni, l’atleta della Jumbo-Visma ha raccolto un terzo posto al Giro d’Italia 2020, un quarto alla Vuelta a España 2017 e un quinto al Tour de France 2021. Risultati tutt’altro che disprezzabili per Kelderman, che ha deciso di tornare alla Jumbo-Visma, chiudendo l’esperienza alla Bora-hansgrohe.

Nella squadra giallonera troverà fior di campioni affermati e il suo ruolo sarà probabilmente ridimensionato, soprattutto nelle corse più importanti. Questo però non sembra pesare molto nell’animo di Kelderman, che sarà schierato al servizio di Primož Roglič sulle strade del Giro d’Italia 2023: “È la mia corsa preferita, la squadra voleva mandarmici e quindi la scelta è stata facile – le parole del neerlandese raccolte da WielerFlits – Ed è molto chiara anche la divisione dei ruoli: Primož è uno che ha vinto la Vuelta tre volte ed è stato sul podio al Giro e al Tour. Lui può vincere il Giro, è un grande obiettivo per la squadra e siamo molto motivati in tal senso”.

Kelderman è conscio dei suoi limiti, che comunque non sono da poco: “Roglič può vincere, io, se fossi al meglio della condizione, sarei al massimo da podio. Ma alla squadra interessa il risultato migliore possibile e Primož è il ciclista giusta per quello. Io – aggiunge il neerlandese – proverò a rimanere in classifica il più a lungo possibile, due uomini piazzati, eventualmente, sono meglio di uno. Il percorso del Giro 2023 è bellissimo, molto difficile. C’è tanta cronometro e l’ultima settimana è durissima: puoi lasciare il segno solo con una squadra fortissima, come la nostra”.

Kelderman torna alla Jumbo-Visma, squadra per cui (con denominazioni diverse) ha corso dall’inizio della sua carriera – nel 2010 – fino al termine della stagione 2016: “Quando me ne andai, avevo già l’idea che non fosse un capitolo chiuso. Ero ancora giovane, c’era molta pressione e io non è che cooperassi molto. Avevo problemi di comunicazione e le cose non funzionavano come dovevano. Ora sono più maturo, sono contento di essere tornato e di correre di nuovo in una squadra neerlandese”.

Opportunità personali nel 2023? “Le avrò – chiude Kelderman – Sarò il capitano della squadra alla Tirreno-Adriatico e alla Volta a Catalunya. Mi piace: sono grandi corse, non certo prove di preparazione. Poi, punterò al Giro facendo anche un periodo di allenametno in quota”.

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