Jumbo-Visma, Sepp Kuss: “L’anno prossimo voglio fare anche il capitano, magari alla Vuelta. Al Tour abbiamo fatto il massimo”

Sepp Kuss comincia a fare prove tecniche da capitano anche nella dichiarazioni. In un’intervista a CiclismoInternacional, infatti, il corridore della Jumbo-Visma non ha nascosto di sperare in più opportunità da leader e di sentirsi pronto per guidare il team anche nei GT. Prezioso gregario di Roglic sin dalla Vuelta a España 2019 (dove vinse anche una tappa), l’americano da quel momento è sempre stato fondamentale per lo sloveno in salita, diventandone una sorta di angelo custode e mostrando una continua crescita, che nella Vuelta di quest’anno l’ha visto pedalare quasi ogni giorno insieme ai migliori.

Sono migliorato al punto da poter lottare per un GT? Penso di sì – ha dichiarato – Ora che ho fatto più corse e più GT, so cosa aspettarmi e questo mi aiuta a prepararmi e a concentrarmi. Mi piacerebbe fare il capitano in qualche gara nel 2021. Voglio puntare a corse come il Giro di Catalogna, il Giro dei Paesi Baschi e la Vuelta, ma vedremo quali saranno i piani per il 2021. In ogni caso, voglio provarci in un maggior numero di tappe in salita il prossimo anno. Amo dare il 100% per il team in corse come il Tour, ma spero di poter avere anche io le mie chance in altre corse”.

Parlando proprio del Tour, il classe ’94 ha difeso il modo di interpretare la corsa del suo team, nonostante la beffa finale della Planche des Belles Filles: “Penso che abbiamo corso al massimo durante il Tour. Sapevamo che la crono sarebbe stata decisiva e abbiamo corso in modo da mantenere i distacchi e conservare energie controllando le corse prima di quella crono. A Primoz non dispiace quando ci sono molti attacchi da lontano, ma usando la nostra forza collettiva come treno lui può anche provare a prendere gli abbuoni. Ammetto che non è il modo più entusiasmante di correre, ma al Tour sono tutti a un livello così alto che quasi scoraggia gli attacchi, soprattutto se ci sono uno o due team forti. […] Sarebbe stato difficile aumentare in maniera consistente il vantaggio su Pogacar con una strategia diversa”.

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