Jumbo-Visma, Nathan Van Hooydonck come Sonny Colbrelli: defibrillatore interno e carriera finita

Nathan Van Hooydonck deve appendere la bici al chiodo. Il corridore belga, che qualche giorno fa aveva avuto un attacco di cuore mentre era al volante, provocando un tamponamento che fortunatamente non ha avuto conseguenze gravi per nessuno, ha subìto ieri un intervento per l’inserimento di un defibrillatore interno, dispositivo medico che, come ben sa Sonny Colbrelli, non è compatibile con l’attività sportiva di alto livello. Dopo approfonditi esami, i medici gli hanno infatti riscontrato un’anomalia al muscolo cardiaco che rende necessaria questa installazione, nonché la fine della carriera professionistica.

“Mi sono reso conto di essere stato incredibilmente fortunato – le parole di Van Hooydonck, ovviamente soprattutto contento di essere ancora vivo – Le cose sarebbero andate diversamente se non avessi ricevuto un aiuto così rapido. Ora sto bene, ma devo ancora fare i conti con il fatto che questo segna la fine della mia carriera professionale. Vorrei esprimere la mia gratitudine alle persone che mi hanno aiutato, al team medico dell’ospedale e tutti i tifosi che mi hanno inviato messaggi”.

Il belga si focalizzerà ora sul recupero da questo intervento e sull’imminente parto della compagna Alicia, che era con lui in auto al momento dell’incidente ma che fortunatamente non aveva riportato ferite, così come il bambino che porta in grembo: “Ora mi concentrerò sul mio recupero e sulla mia imminente paternità. Tutto sta andando bene con Alicia e con la sua gravidanza, e aspettiamo con impazienza la nascita. Questa è una cosa che adesso mi aiuta davvero“.

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