Ineos Grenadiers, Tom Pidcock ci riprova nelle Ardenne: “Speriamo possa giocarsi la vittoria in tutte e tre”

Reduce da un inizio di stagione altalenante, cosa potrà ottenere Tom Pidcock sulle Ardenne? Il corridore della Ineos Grenadiers ha avuto alcuni problemi fisici che ne hanno chiaramente condizionato il rendimento, con una commozione cerebrale che lo ha costretto a saltare la Milano – Sanremo, ma si presenta comunque come uno dei grandi favoriti per questo finale di primavera, almeno sulla carta. Il classe 1999 sarà al via di Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi come una delle carte migliori della formazione britannica, ma al momento ci sono comunque incertezze riguardo la sua condizione. Dubbi e perplessità che il suo allenatore Kurt Bogaerts prova a spazzare, alzando l’asticella degli obiettivi.. Come si presenterà? “Speriamo che partecipi alle finali per tre volte”, ha dichiarato il suo allenatore Kurt Bogaerts a Het Laatste Nieuws.

Dopo uno splendido inizio con il quinto posto alla Omloop Het Nieuwsblad e, soprattutto, il trionfo alla Strade Bianche a termine di uno splendido assolo, il campione olimpico di MTB sperava sicuramente di vivere una primavera migliore e l’obiettivo è dunque ora il riscatto rispetto alle delusioni che sono seguite. “Si è allenato nei minimi dettagli – spiega il coach a Het Laastse Nieuws – Adesso è pronto per il trittico. Speriamo che possa essere presente nel finale in tutte e tre. Vincere? Anche questo dovrebbe essere possibile”.

Il tecnico belga ricorda cosa ha dovuto passare in queste settimane il 23enne di Leeds: “Dopo la caduta, abbiamo applicato il protocollo sanitario della squadra. Tom è rimasto fuori dalla bici per quattro giorni. Gli esami medici gli avevano infatti riscontrato una lieve commozione cerebrale e abbiamo ritenuto opportuno cancellare la partecipazione alla Milano-Sanremo. Non puoi fare un finale come quello se non sei al 100%. Purtroppo, Pidcock aveva bisogno della Milano – Sanremo per poi essere in forma al Giro delle Fiandre”.

Se dunque ha faticato a trovare la condizione per le corse del pavé, la preparazione è stata a quel punto adattata per essere al meglio possibile sulle Ardenne, con le quali ha evidentemente ancora un conto aperto, partendo da quel secondo posto beffardo alla Amstel 2021. Già piazzato anche alla Freccia, fu sesto pochi giorni dopo, l’ex iridato del ciclocross non ha invece brillato nella sua unica partecipazione alla Doyenne (fu 103° al traguardo), avvenuta lo scorso anno, reduce da un ritiro alla corsa precedente, in condizioni non ideali. Riuscirà a fare meglio di questi risultati quest’anno?

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