Ineos, Chris Froome: “Evenepoel, Pogacar e Bernal sono fenomenali: per sconfiggerli dobbiamo superare i nostri limiti”

Chris Froome elogia la generazione dei giovani, ma non si dà per vinto. Il campione britannico si sta allenando duramente per il suo grande ritorno dopo il grave infortunio subito a giugno 2019, quando è andato a sbattere contro un muro mentre sfrecciava in discesa durante la ricognizione della cronometro individuale del Giro del Delfinato. Dopo l’operazione e il lungo periodo di riabilitazione, il kenyano bianco ha finalmente potuto riappendere il numerino sulla schiena all’UAE Tour 2020: una competizione conclusa nell’anonimato, ma che gli ha permesso di rimettere chilometri di corsa nelle gambe. Lo stop causato dalla pandemia può aiutare un suo miglior recupero in vista del Tour de France 2020, che scatterà il 29 agosto: dovrà però fare i conti con la nuova generazione di giovani talenti, pronta a prendergli lo scettro.

Il corridore del Team Ineos è consapevole di dover affrontare tanti giovani avversi, come rivelato in un’intervista concessa al magazine Helden: “Ciclisti come Remco Evenepoel, Tadej Pogacar ed Egan Bernal sono fenomenali. È difficile credere che siano già a questo livello, essendo così giovani. È qualcosa di fantastico, una grande spinta per il ciclismo. Questi ragazzi stanno arrivando in un periodo difficile per noi veterani. Ma il loro sviluppo è una motivazione per fare ancora. Non possiamo continuare a preparaci per le grandi corse come abbiamo fatto in passato”.

Proprio perché consapevole della forza dei suoi avversari, Froome si dichiara pronto a lavorare duro per poterli battere: “Dobbiamo arrivare al livello di questi grandi talenti. Stiamo cercando di migliorare su tutti i fronti, sia per l’allenamento sia per l’alimentazione. Per sconfiggere questi giovani, dobbiamo superare i nostri limiti“. Parole che sanno di promessa e di impegno per una battaglia che, si spera, si potrà consumare ad armi pare durante il prossimo Tour de France, obiettivo dichiarato del britannico, di Bernal e di Pogacar.

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