Ineos, Chris Froome: “Dopo quindici anni ancora dobbiamo giustificarci per l’era Armstrong”

Secondo Chris Froome il ciclismo sta pagando ancora le conseguenze dell’”era Armstrong”. In una diretta Instagram con l’ex giocatore di cricket Kevin Pietersen, il britannico ha parlato dell’impatto negativo che ha avuto sul ciclismo il periodo che va dal finire degli anni ’90 a quasi tutti gli anni 2000 con i suoi numerosi scandali di doping, a partire da quello relativo a Lance Armstrong (vincitore di 7 Tour de France poi revocati). Il discorso del portacolori del Team Ineos si è diviso in due parti, partendo dal racconto di quanto vissuto in prima persona al passaggio tra i professionisti.

“Sono passato professionista nel 2008 e credevo che il peggio fosse ormai alle spalle – ha spiegato – Ma lo choc più grande della mia vita è stato quando a 23 anni sono stato chiamato al Tour. Non credevo a quello che stava succedendo. Corridori che venivano estromessi dalla gara per aver barato, per doping. Un mio compagno di squadra fu portato via in manette, quello mi aprì gli occhi. Da allora le autorità hanno introdotto il passaporto biologico e quello ha avuto un grande impatto. […] Dobbiamo registrare letteralmente ogni giorno delle nostre vite in modo da poter essere testati. Penso che il ciclismo sia in un’ottima posizione adesso”.

Per Froome sono arrivati poi gli anni delle vittorie, tra cui 4 Tour (con il sogno di ottenere il quinto dopo aver recuperato da una brutta caduta), accompagnati sempre dagli scettici, che sono aumentati dopo la vicenda di una sua presunta positività nel 2018. La vicenda si è poi conclusa con l’assoluzione completa, ma il danno d’immagine ormai è stato fatto e secondo il kenyano bianco l’opinione pubblica è ancora condizionata da quanto accaduto ai tempi di Armstrong: “Dobbiamo ancora giustificarci. Sono passati almeno quindici anni e ancora ne parliamo. Quella era hanno danneggiato lo sport in maniera enorme, ma penso che ora abbiamo voltato pagina. Non penso che avrei vinto quattro Tour de France se questo non fosse accaduto”.

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