Giro delle Fiandre 2020, Wout Van Aert: “Sono deluso, ma ho perso contro un corridore molto forte e non ho rimpianti”

Wout Van Aert a un passo dal successo al Giro delle Fiandre 2020. Il corridore belga ha sfiorato il secondo sigillo stagionale in una monumento, dopo aver conquistato la Milano-Sanremo 2020 ad agosto. Stavolta però la volata non gli ha sorriso per questione di centimetri, e la competizione fiamminga è andata al rivale storico Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix), capace di batterlo al photofinish a seguito di un’azione prima a tre e poi a due promossa a circa 40 chilometri dalla conclusione. Il capitano della Jumbo-Visma aveva anche impostato lo sprint nella posizione giusta, mettendosi a ruota dell’avversario per scegliere il momento migliore per lanciare la sua progressione, ma non è riuscito a fare il colpo di reni vincente.

Ovviamente sono deluso, – ha ammesso a caldo il secondo classificato ai nostri microfoni – ci sono arrivato molto vicino e concludere secondo in una corsa così dura per pochi centimetri ti fa chiedere cosa sarebbe potuto essere differente. Non lo so, ho semplicemente perso contro un corridore molto forte, che conosco da molto tempo. Non c’è niente di male nel perdere contro di lui“.

Van Aert ha poi ripercorso tutta la giornata, per cercare un momento che avrebbe potuto scrivere una storia diversa per il finale: “Non credo di avere grossi rimpianti per la corsa. Ho avuto alcuni problemi con delle cadute, poi quando Mathieu e Alaphilippe hanno allungato ho avuto un problema meccanico. Per questo sono rientrato un po’ dopo. Alla fine però ero dove dovevo essere e in testa con i più forti, e allo sprint ero fiducioso. Forse avrei potuto passare più tempo in scia nello sprint, forse avrei dovuto lanciarlo più lontano. Forse avevo uno sprint più lungo nelle gambe rispetto a Mathieu, ma questi sono tutti ‘se’. La corsa è finita e posso solo congratularmi con lui“.

Infine il belga si è concesso una breve riflessione sulle sue possibilità per il futuro, dopo aver dimostrato di poter essere protagonista su diversi terreni: “Posso fare molte cose differenti, come ho mostrato quest’anno. Non voglio migliorare solo su un terreno, mi piacerebbe crescere anche nelle cronometro, nello sprint e magari nelle brevi corse a tappe, di una settimana. Per ora però soltanto a prendermi una piccola vacanza e riposarmi un po’ prima della prossima stagione”.

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