Calendario, Liegi o Roubaix in sostituzione dei Mondiali di Aigle? Una ulteriore boccata d’ossigeno per il Giro

Per averne certezza bisognerà attendere fine mese, ma intanto si susseguono le ipotesi riguardo i Mondiali di Aigle-Martigny 2020. Lo svolgimento della rassegna iridata in Svizzera è uno snodo cruciale del nuovo calendario, non solo per l’importanza dell’evento stesso, ma anche perché in caso non si dovessero svolgere in quella data andrebbero a “liberare” un fine settimana in cui potrebbe a quel punto tenersi un’altra corsa importante, idealmente una Monumento. Con RCS Sport che ha deciso di proporre lo spostamento delle sue nel mese di agosto (l’Italia attualmente sembra praticamente l’unica grande nazione in cui si potrà correre questa estate visto che Francia e Belgio, dove si svolgono le altre tre grandi classiche, hanno restrizioni sino alla fine del mese), nell’ultimo fine settimana di settembre potrebbe andare così a collocarsi una delle Monumento che attualmente sono collocate durante il Giro d’Italia.

A questo punto ci sarebbero due soluzioni che potrebbero fare un grande favore alla Corsa Rosa. Nel caso si spostasse la Liegi – Bastogne – Liegi, infatti, per alcuni corridori non ci sarebbe più l’annosa scelta da dover prendere riguardo quale corsa sacrificare, potenzialmente migliorando non poco la qualità del parterre di entrambe (corridori come Remco Evenepoel, Jakob Fuglsang e il nostro Vincenzo Nibali, ad esempio, non si troverebbero a fare un sacrificio). Anticipare invece la Parigi – Roubaix sarebbe una mossa importante a livello di visibilità visto che l’Inferno del Nord è attualmente prevista per domenica 25 ottobre, giorno di conclusione del Giro e durante la Vuelta a España. Ovviamente, a livello mediatico, per tutte e tre le corse sarebbe una soluzione valida per guadagnare audience, soprattutto a livello televisivo.

Chiaramente, tutto questo potrà succedere solo se il Mondiale svizzero non dovesse più svolgersi. Caso in cui la rassegna iridata dovrebbe svolgersi presumibilmente a novembre, a chiusura dell’anno, con alcune nazioni della Penisola Arabica che avrebbero già offerto la propria disponibilità. Se inizialmente si parlava maggiormente di Oman, ora il Qatar sembra a sua volta una opzione concreta, ma rimane sempre in piedi anche l’ipotesi UAE. Tre soluzioni valide, con la possibilità che la corsa non sia necessariamente un piattone deciso dal vento. Resta comunque anche la grande incognita di capire chi in quel caso punterà al mondiale e come adeguerà, di conseguenza, il proprio calendario in questo scampolo di stagione di cui ci dobbiamo accontentare.

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