Bora-hansgrohe, Cian Uijtdebroeks continua a crescere e punta la Vuelta: “Vorrei la Top10”

Continuano i progressi di Cian Uijtdebroeks. Considerato il nuovo Remco Evenepoel quando il classe 2000 non era ancora neanche esploso del tutto, il suo ancor più giovane connazionale sta vivendo una progressione meno improvvisa, ma non per questo meno promettente. Passato professionista lo scorso anno ad appena 18 anni, il corridore della Bora – hansgrohe ha da subito mostrato le sue qualità con buoni piazzamenti in Italia fra Per Sempre Alfredo e Settimana Coppi e Bartali. La sua stagione è proseguita con prudenza, ma sempre riuscendo a mostrare buone qualità come al Giro di Norvegia, chiuso in ottava posizione, e al Sibiu Tour, dove ha ottenuto il suo primo podio, di tappa e nella generale. In estate, con la maglia della nazionale belga ha poi dominato il Tour de l’Avenir, conquistando due tappe e la classifica generale, chiudendo sostanzialmente lì un 2022 in cui ha affrontato in totale 47 giorni di gara, in grandissima parte lontano dai riflettori WorldTour visto che nella massima divisione c’è stata solo una fugace apparizione alla Amstel Gold Race.

Un apprendistato che quest’anno spera possa dare i suoi frutti e il nono posto conquistato in una impegnativa Volta a Catalunya è sicuramente un buon segnale. Attualmente impegnato al Giro di Romandia dopo essere stato costretto per febbre al ritiro dal Tour of the Alps, in questa stagione dovrebbe arrivare anche l’esordio in un grande giro e l’asticella si alza. Malgrado appartenga ad una delle formazioni più attrezzate per fare classifica nei GT, al classe 2003 verrà dato probabilmente spazio per testarsi e non nasconde di volersi mettere alla prova anche in classifica.

“Dipenderà chiaramente anche dal ruolo che avrò in squadra – spiega a WielerFlits – Ma se dipendesse solo da me vorrei provarci. Se potessi scegliere, cercherei di vedere giorno per giorno come va, senza troppa pressione, provando comunque a fare classifica. So che una Top5 sarebbe difficilissima, ma se posso riuscire a fare quel che ho fatto in Catalogna su tre settimane sarebbe stupendo. Ci sarà un livello altissimo, ma c’era anche in Catalogna. Ovviamente, vediamo prima cosa vorrà la squadra e quali saranno gli obiettivi. Provare ad entrare nei dieci sarebbe un buon obiettivo per me”.

Il ragazzo comunque non ha fretta, né la pretesa di arrivare, pur confermando la sua grande ambizione: “Se dovessi riuscire a crescere ancora, sarò effettivamente in grado di giocarmela con i big. Raggiungerò mai il livello di gente come Remco o Roglic? È una bella domanda, ma mi piacerebbe anche riuscire a fare dei passi avanti e arrivare a giocarmela con corridori come Joao Almeida, ad esempio. Sarebbe stupendo”.

Consapevole comunque di avere ancora molto da mostrare, aspetta pazientemente la sua occasione, pronto anche a crescere all’ombra dei capitani in squadra: “Fare classifica è sempre stato il mio sogno ed è bello vedere che possiamo lavorare in quella direzione. Comincio a salire nelle gerarchie interne del team e anche questo è importante, potendo contare su un maggiore supporto. Ma ci sono ragazzi che hanno mostrato molto di più e le cose resteranno così ancora per un bel po’. Devo vincere ancora parecchio per cambiare le cose (ride, ndr). Ma la mia posizione è cambiata e so che c’è fiducia nei miei confronti”.

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