Belgio, Philippe Gilbert attacca Rik Verbrugghe: “Nessuno si è scusato con me dopo il mondiale” – il ct smentisce: “Ha ricevuto le scuse immediatamente”

Guerra aperta tra Philippe Gilbert e il ct del Belgio Rik Verbrugghe. In un’intervista rilasciata a SportVoetbal Magazine, il neo corridore della Lotto Soudal ha rivelato di aspettarsi delle scuse o quantomeno delle spiegazioni dopo la sua caduta ai mondiali di Yorkshire 2019 (vinti da Mads Pedersen), causata dall’errore di un meccanico. L’ex campione del mondo, invece, ha dichiarato di non aver ricevuto nessuna notizia dal commissario tecnico e dai membri del suo staff, nonostante la promessa di un’indagine interna. Una situazione che per il corridore belga sembra essere ancora fonte di dispiacere.

“Nel profondo, sono ancora molto deluso da Verbrugghe e dal suo staff perché non ho mai ricevuto una spiegazione o delle scuse – ha commentato con amarezza l’ex iridato, che quel giorno si presentava al via con grandi motivazioni e tra i corridori più attesi – Parlai con Verbrugghe il giorno stesso e gli dissi che non volevo farne una grossa questione, perché i problemi meccanici possono capitare, ma volevo le scuse dal meccanico. Nessuno l’ha fatto e questo è difficile da accettare”.

Da canto suo, però, Verbrugghe ha risposto e ha smentito la versione di quello che era quel giorno il capitano della sua nazionale, costretta poi ad un ruolo marginale in seguito all’incidente, visto anche il comportamento esemplare quel giorno di Remco Evenepoel, rimasto al fianco del vallone nel momento più difficile, subito dopo l’incidente: “È vero che probabilmente è stato commesso un errore, ma non possiamo escludere la possibilità che si tratti di un errore di fabbrica. Gilbert vuole delle scuse? Le ha avute immediatamente dal meccanico”.

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