Vuelta a España 2020, polemiche sui social per l’aiuto dato a Roglic dalla Movistar nel finale della diciassettesima tappa

La diciassettesima tappa della Vuelta a España 2020 ha lasciato qualche strascico polemico per il finale. Negli ultimi chilometri della salita conclusiva dell’Alto de la Covatilla, infatti, è stato al centro delle discussioni l’atteggiamento della Movistar dopo l’attacco con cui Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) ha provato a far saltare il banco, mettendo in difficoltà la Maglia Rossa Primoz Roglic (Jumbo-Visma). La squadra spagnola ha  messo a tirare Marc Soler, ripreso dopo la fuga, per agevolare il capitano Enric Mas nella rincorsa al quarto posto e, così facendo, ha involontariamente aiutato lo sloveno nella sua difesa del primato. Se Carapaz, che fino a pochi mesi fa correva proprio per la Movistar, ha preferito non far polemica limitandosi ad un “Ognuno cura i propri interessi”, diversi commentatori, tifosi ed ex professionisti hanno criticato questa mossa.

Tra questi, l’ex corridore José Ivan Gutierrez, che su Twitter ha commentato: “Nove anni fa, durante la prima presentazione del mio team Movistar, ci hanno solo chiesto di onorare lo sponsor. Oggi il mio team non l’ha fatto. Congratulazioni Movistar”. Più laconico Joaquim Rodriguez: “Per fortuna oggi non avevo la TV!!!”, mentre Juan José Lobato si aspetta qualche retroscena sulla questione in un nuovo documentario sulla Movistar dopo quello uscito qualche mese fa: “Ora devo aspettare un anno per vedere la scena di oggi su Netflix. Contiamo i giorni”.

Nell’intervista post tappa, Enric Mas ha spiegato che questa mossa è stata fatta perché Dan Martin (Israel Start-Up Nation) aveva perso contatto, quindi c’era la possibilità di avanzare di una posizione in classifica generale. Spiegazione che non è piaciuta a David Etxebarria: “Ahhh, è stato per il quarto posto… Ok… Bravo. Dopo questa Vuelta ci saranno da fare molti conti. Uno come Soler, che mi sembra un buon corridore, ne subirà le conseguenze. E questo mi rende triste”.

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